Lucrezia Borgia e il lucchetto d’oro custodito nella Pinacoteca Ambrosiana – .

Una ciocca bionda dei capelli di Lucrezia Borgia è conservata nella Pinacoteca Ambrosiana (a Milano), in una preziosa teca, realizzata da Alfredo Ravasco, uno dei migliori orafi milanesi della prima metà del Novecento. Con base in malachite, presenta due medaglioni con lo stemma araldico dei Borgia, pendente da una catena di perle, ai due angoli inferiori: un toro.

Alla serratura, considerata una vera e propria reliquia, è legata una leggenda. Si racconta che la nobildonna ogni notte si aggirasse nella pinacoteca per pettinarsi.

Figura controversa

Lucrezia Borgia (1480-1519) è considerata una delle donne più belle e affascinanti del suo tempo, nonché una delle figure femminili più controverse del Rinascimento italiano. Era la figlia illegittima di papa Alessandro VI. Sposò prima Giovanni Sforza, signore di Pesaro, poi Alfonso d’Aragona, figlio illegittimo di Alfonso II di Napoli, ed infine Alfonso I d’Este della casa ducale di Ferrara.

Lucrezia Borgia

Fu a Ferrara, dove lavorò per creare una corte indipendente e dove riprese gli studi, che conobbe Pietro Bembo, poeta e letterato veneziano, poi cardinale, con il quale visse un’intensa storia d’amore. Bembo le ha dedicato “Gli Asolani” e lei ha ricambiato regalandogli una sua lucente ciocca bionda.

Le lettere d’amore di Pietro Bembo

La pinacoteca ospita anche una serie di lettere d’amore tra Lucrezia e il suo amato che testimoniano tutte le difficoltà del loro amore. Si pensa che sia stato lo stesso Bembo a portare i capelli di Lucrezia a Milano, conservandoli in un carteggio, o che qualcuno lo abbia fatto dopo la sua morte.

Lucrezia Borgia, serratura

Era già presente negli inventari manoscritti del museo voluto dal cardinale Federico Borromeo, dal 1685, insieme alle nove lettere inviate al Bembo. Nel 1816, quando il poeta inglese George Gordon Byron visitò la galleria d’arte e dichiarò di non aver mai visto capelli “così biondi” come quelli. In quegli anni la serratura non era ancora conservata nel santuario, ma in una teca di vetro, insieme alla corrispondenza d’amore. Da quel momento in poi i capelli di Lucrezia Borgia divennero l’attrazione principale per scrittori e poeti che si recavano a Milano.

galleria d'arte

La leggenda

La storia di Lucrezia Borgia continua ad affascinare gli studiosi e ad incuriosire i curiosi di tutto il mondo. Sembra che in alcune notti, attraverso le finestre della Pinacoteca Ambrosiana, si possa vedere una luce proveniente dalla stanza dove è custodita la ciocca dei capelli di Lucrezia. Dicono che sia il fantasma della duchessa, che arriva e legge le lettere del suo amato Pietro, non prima però di averle pettinato i capelli biondi.

(Foto: Pinacoteca Ambrosiana; Lucrezia Borgia, Pagine Facebook)

 
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