“Accordo solo alle nostre condizioni” – .

“Hamas ha accolto con favore la proposta di cessate il fuoco a Gaza e ora attendiamo la risposta di Israele”

Lo ha annunciato il ministro degli Esteri egiziano Sameh Shoukry, in visita oggi a Madrid nel corso di una conferenza stampa con il suo omologo spagnolo, José Manuel Albare. “La proposta di un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza e di uno scambio di prigionieri e detenuti deve essere accettata. Le prime dichiarazioni di Hamas indicano che ha accolto con favore l’accordo proposto e ora stiamo aspettando la risposta israeliana”. Shoukry ha sottolineato che “la guerra nella Striscia di Gaza espone la regione al caos e le pratiche di Israele violano il diritto internazionale”.

La risposta del primo ministro Netanyahu è stata immediata: “Tregua solo alle nostre condizioni”

“L’affermazione secondo cui abbiamo concordato un cessate il fuoco senza che le nostre condizioni fossero soddisfatte non è vera”. Lo ha detto il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu parlando davanti alla commissione per gli affari esteri e la sicurezza della Knesset. Lo riporta Ynet. Secondo una fonte politica, nel suo discorso Netanyahu ha spiegato che Israele non è impegnato a porre fine alla guerra senza raggiungere i suoi obiettivi: l’eliminazione delle capacità militari e di governo di Hamas nella Striscia di Gaza, il rilascio di tutti gli ostaggi e il fatto che Gaza non rappresenta più una minaccia per Israele. Il primo ministro ha inoltre aggiunto che il piano proposto consente a Tel Aviv di riprendere i combattimenti in qualsiasi momento.

La posizione di Netanyahu appare incompatibile con quella del ministro egiziano

“Dobbiamo rispettare le norme del diritto internazionale, rispettare le decisioni della Corte internazionale di giustizia e preservare il sistema di azione multilaterale internazionale”, ha affermato, nella consapevolezza che “la guerra nella Striscia di Gaza ha avuto ripercussioni catastrofiche sulla popolazione palestinese”. persone” fino a rendere il territorio “invivibile”.

Speriamo di risolvere la causa palestinese sulla base della soluzione dei due Stati e della creazione di uno Stato palestinese ai confini del 1967 con Gerusalemme Est come capitale”. “La posizione egiziana è chiara nel respingere la presenza israeliana sul lato palestinese del valico di Rafah”, ha proseguito, precisando che “il trattato di pace con Israele è importante e deve essere rispettato” e che “è difficile ripristinare il valico di Rafah senza una “amministrazione palestinese dall’altra parte”.

Il ministro egiziano ha inoltre ribadito che Il Cairo si oppone ad una presenza israeliana al confine di Rafah, tra la penisola egiziana del Sinai e la Striscia di Gaza. “È difficile che il Passo di Rafah continui a funzionare senza un’amministrazione palestinese”, ha osservato Shoukry.

Redazione Fatti ed Eventi

 
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