Voucher campi estivi, contributi fino a 90 euro a settimana per le famiglie liguri – .

Voucher campi estivi, contributi fino a 90 euro a settimana per le famiglie liguri – .
Voucher campi estivi, contributi fino a 90 euro a settimana per le famiglie liguri – .

La Regione Liguria stanzia 2 milioni di euro per agevolare la partecipazione dei bambini e dei ragazzi dai 3 ai 14 anni ai centri estivi e alle attività educative non formali, informali e ricreative svolte durante il periodo estivo e finalizzate al benessere dei minori. In dettaglio, attraverso la misurazione “Voucher Centro Estivo 2024” Le famiglie liguri potranno richiedere un contributo in base alla comprovata fruizione delle attività nel periodo compreso tra il 10 giugno e il 13 settembre.
L’importo varia in base al reddito ISEE: le famiglie con reddito inferiore o uguale a 15mila euro possono richiedere un contributo fino a 90 euro settimanali per ogni figlio minore, mentre quelle con un ISEE compreso tra 15mila e 30mila euro possono richiedere un contributo fino a 70 euro a settimana per ogni figlio minore. Il voucher è settimanale (cinque giorni) e può essere azzerato giornalmente. È possibile richiedere un voucher per ogni settimana di frequenza, fino ad un massimo di sei settimane.
La procedura prevede la concessione e la contestuale erogazione delle somme riconosciute: famiglie, quando richiedono il voucher, dovranno riportare le settimane frequentate e per le quali hanno sostenuto la spesa. Il bando sarà pubblicato sul sito della Filse a partire dal 15 giugno e sarà possibile presentare domanda online dal 16 settembre al 15 novembre, una volta utilizzato il servizio. La graduatoria sarà pubblicata a partire dal 16 novembre e gli utenti ne saranno informati nell’area riservata dei Bandi online. Le domande verranno finanziate scorrendo la graduatoria in base all’ISEE dei nuclei familiari e, a parità di reddito, in base all’ordine cronologico di arrivo delle domande, fino ad esaurimento dei fondi.

“Il provvedimento persegue gli stessi obiettivi di sostegno alla partecipazione dei minori alle attività dei centri estivi delle esperienze precedenti – dichiara Simona Ferro, assessore regionale alla Tutela dell’infanzia. – Vogliamo agire per contrastare la povertà educativa minorile, favorendo l’accesso a una struttura socio-educativa che garantisca opportunità di socialità e inclusione a tanti giovani liguri. Inoltre, è sempre più necessario fornire una risposta alle esigenze di conciliazione vita familiare e lavoro, con attenzione a chi si trova in particolari condizioni di svantaggio reddituale”.

“Tutte le iniziative rivolte al sostegno delle famiglie sono di fondamentale importanza – le parole dell’assessore all’Istruzione, Marco Scajola –. Attraverso le risorse del Fondo Sociale Europeo stiamo sostenendo migliaia di persone con misure mirate sia alla crescita dei giovani sia ad alleggerire l’impegno quotidiano dei genitori. I ‘Voucher Centri Estivi’, che anche quest’anno finanziamo con 2 milioni di euro, sono uno di questi. Chi sceglierà di usufruire di attività educative non formali, informali e ricreative per i propri figli, dai 3 ai 14 anni, potrà contare sul contributo economico della Regione Liguria. Nel campo della formazione e della conciliazione vita-lavoro stiamo portando avanti un programma attento, scrupoloso apprezzato a livello europeo e che risponde costantemente alle esigenze dei liguri di tutte le età”.

“Con questo provvedimento – afferma l’assessore regionale alle Politiche sociali, Giacomo Giampedrone – rispondiamo ai bisogni reali della nostra comunità. L’obiettivo è quello di dare un contributo ai genitori che vogliono mandare i propri figli ai campi estivi dopo la fine del periodo scolastico, contribuendo così alle loro necessità economiche e dando un sostegno concreto, anche per garantire la libertà di scelta educativa. Si tratta di un’ulteriore misura a sostegno delle famiglie, che a migliaia hanno già potuto usufruire sia degli asili nido gratuiti grazie ai voucher regionali, sia del trasporto ferroviario gratuito o scontato al 50% per i ragazzi rispettivamente sotto i 19 anni e sotto i 26 anni nel viaggio di ritorno a casa. scuola. o università o istituto di formazione”.

 
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