Dopo l’ictus che lo colpì il giorno prima della prima udienza in cui fu accusato di omicidio stradale, Wolfgang Rieke è stato liberato.
Il camionista tedesco, 64 anni, sotto processo per la morte dell’ex campione di ciclismo Davide Ribellino in un episodio avvenuto nel novembre 2022, il presidente del tribunale collegiale, Filippo Lagrasta, con un provvedimento emesso ieri ha revocato “la misura degli arresti domiciliari attualmente in vigore”, disponendone la “libertà immediata”.
Rieke ha investito Rebellin a Montebello Vicentino, nei pressi di una rotonda sulla SR11, mentre si allenava in bicicletta: dagli accertamenti è emerso che è sceso dal veicolo, ha accertato l’accaduto e poi è fuggito con il camion, senza prestare soccorso. La morte dell’ex atleta è stata praticamente immediata.
Poche ore prima del processo, che si sarebbe dovuto tenere nella prima udienza del 27 maggio, Rieke fu colpito da un grave problema neurologico e l’udienza fu rinviata al 24 giugno. La decisione del giudice Lagrasta di revocare gli arresti domiciliari è stata motivata dalla gravità delle condizioni di salute dell’uomo, che richiedono “unassistenza continuativa“: le bisogni di cura dell’imputato “comparire incompatibile con la persistenza delle limitazioni connesse all’esecuzione della misura cautelare in essere”. Uno stato di salute, è scritto nell’ordinanza, da cui discende un “superamento delle esigenze cautelari originariamente rilevate in relazione al rischio di reiterazione del reato, che non risulta più concreto e attuale, essendo l’imputato incapace di deambulare”. indipendentemente “. Ora l’uomo potrà tornare a casa Germania, da parte dei familiari. Il processo, tuttavia, continuerà.
Ictus alla vigilia del processo per la morte di Rebellin: il camionista imputato è gravemente malato
