Il centro di Genova è stato invaso dalla folla multicolore della grande festa che ha celebrato la ‘furia queer’: “Siamo furiosi e furibondi perché continua l’attacco ai giovani non binari e trans e alle loro famiglie!”, spiegano gli organizzatori.
Quest’anno non sono mancate le polemiche sul Village Kids, uno spazio pensato per ragazzi e ragazze, che di fatto solleva questioni etiche. “La sfilata vuole essere uno spazio di libertà, libera espressione e incisività. Chi partecipa si prende cura di questo spazio – risponde il coordinamento del Liguria Pride 2024 – Non mettiamo in atto comportamenti sessisti, discriminatori, molesti e omotransfobici”.
In effetti, la presenza di minorenni (nella foto sopra) e alcuni eccessi anticlericali (come l’infelice idea di far sfilare una figura vestita da Papa, sotto) sono stati stridenti ma anche marginali rispetto alla manifestazione libertaria che ha suscitato parecchia simpatia nella cittadinanza. Applauditissimo il Big Mama, reduce dai successi sanremesi.
I genovesi hanno seguito divertiti il passaggio degli 11 carri allegorici e le pittoresche evoluzioni delle migliaia di persone che nel pomeriggio hanno dato vita al colorato corteo del Liguria Pride 2024 partito da via San Benedetto per poi arrivare in piazza De Ferrari, prima della grande festa ai Giardini Luzzati.
Il Pride conclude una settimana di eventi, incontri e spettacoli che hanno costituito il programma del Pride Village 2024, che ha allestito le sue tende nei giardini Luzzati.
Roberto Bobbio
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