faceva mille chilometri alla settimana per i suoi figli – .

Modena, 12 giugno 2024 – Una vita di corse per poter fare il mammaIL medico (con due lauree) e di gestire due lavori: uno come dottore in medicina nucleare all’ospedale di Innsbruck e l’altro al Policlinico di Modenadove ha vinto il concorso come specializzanda in radiologia.

Va alla polizia con il corpo dell’ex moglie: “L’ho uccisa io”

Anna Sviridenko, uccisa a 40 anni a Modena: aveva due lauree e due figli piccoli

Lo ha fatto mille chilometri a settimana. Anna Sviridenko era una professionista stimata da tutti super-mamma. «Sempre con il sorriso sulle labbra, era sempre preoccupata di far stare bene i suoi due figli», racconta chi la conosceva. Il rettore Unimore, prof Carlo Adolfo Porro ieri, appresa la notizia, ha sottolineato: “La nostra comunità è devastata dalla notizia della brutale uccisione di uno dei suoi specialista in radiologia. A nome di tutta l’Università esprimo le più sentite e sentite condoglianze alla sua famiglia e ai suoi due figli. Unimore non starà a guardare. Saremo vicini alla famiglia della vittima in questo momento dolore insopportabile. Inoltre, intendiamo costituirci parte civile durante il processo che verrà stabilito”.

Andrea Paltrinieri, ingegnere di 48 anni, si è presentato alla Questura di Modena con il corpo senza vita dell'ex moglie nel bagagliaio

Andrea Paltrinieri, ingegnere di 48 anni, si è presentato alla Questura di Modena con il corpo senza vita dell’ex moglie nel bagagliaio

“È davvero difficile trovare le parole giuste commentare un fatto così tragico – ha commentato il direttore generale dell’Aou di Modena, medico Claudio Vagnini e il direttore del reparto di Radiologia dell’Attività Integrata Pietro Torricelli – ma dobbiamo impegnarci a ritrovarli e unirci tutti in un abbraccio con Anna e ai suoi figli e al dramma che stanno vivendo in queste ore la sua famiglia, i suoi amici e i suoi colleghi”.

La donna, originaria di Minsk, Bielorussia risiedeva nella bassa modenese dal 2022, nel San Felice. Li aveva trovati un’amica dell’università, Zina un appartamento accanto a lei e a quello di suo marito Davide Calanca. La coppia è attualmente a Minsk. “I genitori di Anna sono devastati. La sorella sta cercando di entrare in Italia, ma non ha il visto. Domani andiamo all’ambasciata (oggi, ed) per cercare di aiutarla. Non capiscono cosa sia successo: la madre è in uno stato comatoso, viene distrutto. Siamo noi che abbiamo trovato la casa ad Anna quando è iniziata questa situazione; era il 2022 e mia moglie conosceva Anna da 20 anni, erano insieme all’università. Anna – spiega – non sapeva come comportarsi la minaccia di perdere figli; anche se il tribunale austriaco era stato d’accordo con lei, dicendole che poteva trattenerli per tre settimane al mese voleva andare a Modena, per rendere la situazione più semplice: voleva avvicinarsi ed evitare una situazione di conflitto per i suoi figli. Invece, mentre faceva del bene, venne uccisa. era una persona meravigliosa”.

“A Innsbruck piace medico radiologo, guadagnava un ottimo stipendio – spiega il fratello, Giulio Calanca -. Il marito lui la incolpava che non si era realizzato professionalmente ed era tornato in Italia. Poi è partita la richiesta dell’affidamento da entrambi. Visto che la distanza era lunga – continua -, Anna aveva deciso per avvicinarsi il più possibile, nel timore che affidassero i propri figli al marito per molto tempo e che i figli ne soffrissero. Per questo – sottolinea – Anna lo aveva fatto una competizione a Modena, come specialista in radiologia e lo aveva vinto. Aveva scelto un lavoro meno pagato per garantire ai bambini una certa stabilità. Aveva sempre il sorriso sulle labbra, era una persona meravigliosa”.

 
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