Corruzione in Liguria, attesa per venerdì la decisione sulla revoca degli arresti domiciliari per Toti – Lavocedigenova.it – .

Corruzione in Liguria, attesa per venerdì la decisione sulla revoca degli arresti domiciliari per Toti – Lavocedigenova.it – .
Corruzione in Liguria, attesa per venerdì la decisione sulla revoca degli arresti domiciliari per Toti – Lavocedigenova.it – .

Si attende in questo momento il parere della società Procura di Genova su richiesta avanzata da Stefano Saviavvocato del governatore ligure – sospeso – Giovanni Totisulla revoca o attenuazione degli arresti domiciliari, alla quale il presidente dell’A Regione Liguria è sottoposto dal 7 maggio scorso, nell’ambito dell’inchiesta per corruzione in Liguria.

Il parere espresso dagli inquirenti arriverà in giornata e sarà poi trasmesso agli uffici del gip di Genova, Paola Faggioni, il cui verdetto è atteso entro cinque giorni, cioè venerdì. Una decisione sull’accogliere o meno la richiesta, che al momento sembra essere generalmente orientata verso un parere negativo, secondo quanto emerso dalle indiscrezioni delle ultime ore.

“Impariamo – si legge in una nota del Lista Totiancora una volta dalla stampa quello che sembrerebbe essere il pensiero della Procura su un atto riguardante le indagini. E in particolare non possiamo accettare l’interpretazione, letta e attribuita alla Procura, che subordinerebbe la revoca degli arresti domiciliari al presidente Toti alle sue dimissioni. Un passo che, così proposto, sarebbe ancora più sorprendente del fatto che i pubblici ministeri potrebbero essere portati a esprimere un parere negativo sulla richiesta. Nonostante le perplessità legate a questa strana anticipazione, rimaniamo molto perplessi sull’ipotesi che secondo i magistrati ci sarebbe la possibilità per il governatore di ripetere il delitto. Abbiamo apprezzato anche la forma di rispetto nei confronti dei magistrati, con l’attesa delle elezioni europee prima di presentare la richiesta”.

Intanto, secondo alcune indiscrezioni, le indagini potrebbero non essere ancora nella fase finale. Non è escluso che possano protrarsi ancora per qualche settimana, almeno fino ad agosto, con evidenti conseguenze sull’eventuale durata delle misure cautelari. E non solo per Giovanni Toti che, in attesa degli sviluppi, sembra intenzionato a tenere duro a tutto campo, nonostante, secondo il parere del suo legale, uno dei punti fondanti dell’ordinanza cautelare, legato alle ‘imminenti’ elezioni punto, ha fallito’ e cioè quello della gara di ritorno degli Europei appena trascorsa. Non l’unica ‘gamba’ che mantiene in vigore la misura cautelare, legata ad ogni ipotesi di reiterazione del reato.

Intanto, su un altro fronte di indagine, è attesa il 28 giugno la decisione nel ricorso al Tribunale del Riesame sulla richiesta presentata dai legali dell’ex amministratore delegato di Iren ed ex presidente del Porto Paolo Emilio Signorini avverso la decisione del gip di non attenuare la misura cautelare. Signorini è l’unico tra gli indagati in carcere dal 7 maggio, recluso a Marassi con l’accusa di corruzione nell’esercizio delle sue funzioni.

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