l’altra figlia e suo marito sono molto seri. Fermato il fratello, vagò per la campagna – .

l’altra figlia e suo marito sono molto seri. Fermato il fratello, vagò per la campagna – .
l’altra figlia e suo marito sono molto seri. Fermato il fratello, vagò per la campagna – .

Sono le 2.30, è notte. Piazza dell’Unità, a pochi metri dall’ex chiesa sconsacrata della Trinità, in uno dei quartieri più antichi di Vittoria, cittadina del Ragusano di 65mila abitanti, nota per il suo grande mercato ortofrutticolo. Le fiamme illuminano il cielo.

Ma è il riflesso dell’incendio che avvolge l’abitazione della famiglia Zaouali, di origini tunisine che vive in Sicilia da molti anni. Dentro c’è il capofamiglia Kamel57 anni, sua moglie Mariam 55 anni e due figlie Sameh 33 anni e Oumaima di 19.

L’inferno nel Ragusano

È un inferno di fuoco. Mariam è morta per gravi ustioni all’ospedale Guzzardo di Vittoria e la figlia maggiore Sameh è morta in serata a Catania, il marito e l’altra figlia sono in gravissime condizioni: l’uomo è ricoverato all’ospedale Civico di Palermo con ustioni sul 40% del corpo, la ragazza è ricoverata all’ospedale Cannizzaro, di Catania, con ustioni sul 60% del corpo. Ad appiccare l’incendio è stato il figlio della famiglia Zaouali, 29 anni, che pare soffra di problemi psichiatrici. È stato fermato dalla polizia mentre vagava in una zona di campagna. È in custodia.

La quarta figlia scampata alla tragedia

Una quarta figlia è scampata alla tragedia, ma solo perché non era in casa: studia all’Università di Torino e sta tornando a Vittoria. Secondo una prima ricostruzione degli inquirenti, è stato il giovane, nel pieno di una lite familiare, ad appiccare l’incendio; avrebbe ammucchiato dei copertoni davanti alla casa, poi le avrebbe dato fuoco con una fiaccola avvolta in uno straccio imbevuto di liquido infiammabile. Le fiamme, che hanno distrutto l’abitazione, sono state domate dai vigili del fuoco dopo diverse ore.

La famiglia Zaouali

Chi conosce la famiglia Zaouali la descrive come integrata da anni con la comunità locale e islamica, composta da molti nordafricani che lavorano nelle campagne ragusane. Oumaima, la figlia più piccola, frequentava il liceo linguistico Mazzini di Vittoria, avrebbe dovuto dare gli esami finali tra pochi giorni. «Una ragazza allegra, piena di interessi, che ho conosciuto bene durante un viaggio» racconta la preside dell’istituto Emma Barrera. “Spero – aggiunge – che tu guarisca al più presto e che tu possa sostenere gli esami dopo”.

Cosa dicono amici e conoscenti

Della famiglia Zaouali parlano bene anche i tanti fedeli che frequentano la moschea della comunità Al-Zaytouna, in via Montebello. «Kamel lavora in una fattoria. Lo conosco bene, così come sua moglie e i suoi figli. Sono miei amici, persone rispettabili – spiega il presidente della comunità islamica di Vittoria Abdelhamid Jebari – Frequentano la moschea e sono molto presenti, rispettati da tutti. Purtroppo recentemente avevano avuto problemi con il figlio. Tuttavia non avrei mai immaginato che potesse verificarsi una tragedia del genere”.

Il cordoglio del sindaco

Con un messaggio di cordoglio da parte dell’amministrazione comunale di Vittoria, il sindaco, Francesco Aiello, ha indetto una giornata di lutto cittadino nel giorno dei funerali di Mariam. «Esprimiamo profondo cordoglio per quanto accaduto questa mattina in città – scrive Aiello – L’intera comunità è vicina alla famiglia in questo momento di immenso dolore. L’amministrazione è a disposizione per le esigenze di questo tragico momento. Proclameremo il lutto cittadino il giorno dei funerali”. I funerali dovrebbero svolgersi nella moschea di via Montebello. Kamel Zaouali è membro del consiglio direttivo della comunità islamica Al-Zaytouna, uno dei più stretti collaboratori del presidente Abdelhamid Jebari.

 
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