Bollette luce e gas pazze, l’Enel rimborsa 8mila euro a un’azienda miranese – .

Bollette luce e gas pazze, l’Enel rimborsa 8mila euro a un’azienda miranese – .
Bollette luce e gas pazze, l’Enel rimborsa 8mila euro a un’azienda miranese – .

Ci sono voluti molti scambi di e-mail e più comunicazioni. Tutto ciò per determinare un calcolo matematico che desse ragione allo studio legale Adico e, soprattutto, consentisse l’ Azienda Simar di Mira per evitare un drenaggio di circa 7.700 euro tra le bollette di gas e luce.

La battaglia legale

«La vicenda» spiega Adico, associazione dei consumatori «è ormai nota e riguarda la modifica delle tariffe applicate da Enel Energia dopo la scadenza della precedente offerta. Anche la Simar sas è rimasta vittima di questa pratica commerciale altamente discutibile”.

La sede di Adico lo sintetizza in questi termini: «L’utente ha goduto di una promozione scaduta e si è ritrovato con prezzi di luce e gas più che quadruplicati».

Prosegue l’Associazione: «La battaglia legale, che in Adico coinvolge circa 200 utenti, per ora è in corso una battaglia sui tempi di comunicazione. Enel, infatti, afferma di aver inviato il messaggio per comunicare il cambio tariffario ma, non avendo l’obbligo di farlo tramite posta elettronica certificata o raccomandata con avviso di ricevimento, non è semplice dimostrare l’avvenuto invio. Alle numerose denunce formulate dall’associazione, il fornitore ha risposto indicando la data di invio del messaggio, messaggio che tutte le persone seguite da Adico credono di non aver mai ricevuto”.

Tempi non rispettati

«Nel caso in questione, e negli altri casi in cui sono stati riconosciuti rimborsi, la “vittoria” del cliente è riconosciuta solo perché la comunicazione non è avvenuta nei tempi previsti dalla legge: 90 giorni più dieci giorni per la lettura della notifica» .

Per il Simar E’ proprio quello che è successo, come si legge nella motivazione con cui l’Enel conferma i ricalcoli della bolletta, annunciando il rimborso di due fatture.

“Facciamo riferimento alla vostra comunicazione ricevuta in data 29 maggio 2024″ si legge nella lettera inviata da Enel all’ufficio legale di Adico -. «Scusandoci per l’accaduto, confermiamo di aver ripristinato per entrambe le forniture le precedenti condizioni economiche valide fino al 31 marzo 2024. Per questo motivo abbiamo ricalcolato i consumi, applicando le tariffe in vigore al momento dell’invio della comunicazione”.

Alla società (che ora non fa più parte dell’Enel) sono stati infatti riaccreditati circa 7.700 euro, nell’ambito di una vicenda rivelatasi tutt’altro che semplice.

«Dato che per ora tutto si basa sulla comunicazione della variazione tariffaria» spiega Carlo Garofolini, presidente di Adico «la nostra associazione ha scritto più volte all’Enel proprio per ribadire, calcolatrice alla mano, che il messaggio era stato inviato oltre i termini previsti previsto. Dopo diversi scambi di mail, l’azienda ha riconosciuto l’errore di tempistica, si è scusata per l’accaduto e ha riconosciuto la restituzione della somma pagata. Per noi questa è una grande vittoria, ma vorremmo che tutti gli utenti che sono rimasti vittime del clamoroso aumento, soprattutto del gas, e che si sono rivolti a noi, fossero rimborsati perché ritengono di non aver mai ricevuto comunicazione di questi aumenti. Continuiamo la nostra battaglia anche davanti all’Arera, in attesa che l’Antitrust, a metà luglio, si pronunci su questa pratica commerciale che a nostro avviso è decisamente scorretta”.

 
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