“Vogliamo la liberazione immediata degli ostaggi” – .

MADRID – Ci sarebbe un sì da parte di Hamas alla proposta di cessate il fuoco a Gaza. “Ora aspettiamo la risposta di Israele”, ha detto il ministro degli Esteri egiziano Sameh Shoukry, in visita oggi a Madrid. Ma per Israele c’è una priorità: il rilascio immediato di tutti gli ostaggi detenuti da Hamas. Benny Gantz, membro del gabinetto di guerra israeliano, dice su .

OSTAGGI – “Ho parlato ieri – dice Gantz – con il segretario di Stato americano Blinken degli sforzi per ottenere un accordo per la restituzione degli ostaggi. Gli ho sottolineato che lo Stato d’Israele è impegnato nella restituzione degli ostaggi e la considera non solo una responsabilità morale più alta, ma anche una priorità nel calendario bellico. Intendiamo fare tutto il necessario per esaurire ogni opportunità per raggiungere l’obiettivo. Ho ribadito al Segretario l’imperativo della pressione americana sui negoziatori per garantire l’attuazione dell’accordo proposto da Israele”.

Il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant, in una telefonata con Blinken, ha a sua volta detto al segretario di stato americano che Israele è determinato a smantellare Hamas e a trovare un’alternativa per governare Gaza. Lo riporta il Times of Israel.

“Come parte di qualsiasi processo di sviluppo, Gallant ha sottolineato l’impegno di Israele a smantellare Hamas come autorità governativa e militare. A questo proposito, avete discusso la questione di identificare e consentire l’emergere di un’alternativa di governo locale”, si legge nella dichiarazione rilasciata dal suo ufficio.

TAJANI – “Noi sosteniamo con grande convinzione” il piano per il cessate il fuoco a Gaza annunciato dal presidente degli Stati Uniti, “perché è tempo di arrivare finalmente a questo cessate il fuoco che consentirà il rilascio degli ostaggi e porterà aiuti alla popolazione civile palestinese popolazione”. Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani. Aggiungendo: “Noi sosteniamo questa mediazione e speriamo che Israele e Hamas siano d’accordo almeno su questo primo tentativo di sospendere la guerra”.

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