Alex Aranburu vince su Mur de Durbuy – .

Alex Aranburu vince su Mur de Durbuy – .
Alex Aranburu vince su Mur de Durbuy – .

La fase regina del Giro del Belgio 2024 ha incoronato Alex Aranburu (Movistar) nel ruolo del successore di Mathieu van der Poel sull’impegnativo traguardo del Mur de Durbuy. Tappa lunga e insidiosa per il leader della corsa Søren Wærenskjold (Uno-X Mobility), che paga l’attacco diretto sferrato dal secondo in classifica Mattia Vacek (Lidl-Trek), ma riesce a restare in maglia sfruttando le velleità di vittoria delle altre squadre e grazie al sontuoso lavoro della sua squadra.

Giro del Belgio, la cronaca della quarta tappa

Tappa di 177 km da Durbuy a Durbuy con un circuito di 36 km da ripetere cinque volte. In menu tre diverse côtes (Champs des Hêtres, Petite Somme e Hermanne), poi il passaggio all’arrivo del Mur de Durbuy (800 m con pendenza media 8%), per un totale di 2750 m di dislivello.

Buono l’accordo tra i fuggitivi di giornata, quattro dei quali partiti dopo 7 km: ci ritroviamo davanti Quinten Hermans (Alpecin-Deceuninck), Martin Svrček (Soudal Quick-Step), Remi Cavagna (Movistar) e Jonas Abrahamsen (Uno-X Mobility). Dopo pochi chilometri Valentin Retailleau (Decathlon AG2R La World), Diego Pablo Sevilla (Polti Kometa), Diego Pablo Sevilla (Polti Kometa), Lindsay de Vylder (Fiandre-Baloise), Jasper Haest e Iago Willems (VolkerWessels), Nathan Smith (Novo Nordisk), Anthony Turgis (TotalEnergies), Jeroen Van Krimpen (BEAT Cycling Club), Tristan Scherpenbergh (Philippe Wagner/Bazin). Il vantaggio della fuga non è mai tale da suggerire possibilità di successo. La Uno-X Mobility del leader Søren Wærenskjold guida il gruppo.

La prima parte di gara è animata dalla lotta a punti dovuta alla combattività tra Lindsay De Vylder e Jago Willems, che riesce a strappare la maglia al connazionale. La fuga riprende al penultimo passaggio sul Mur de Durby, dove Jasper Stuyven (Lidl-Trek) supera e tenta di staccare un gruppetto in favore del compagno di squadra. Mattia Vacek. Il tentativo viene ripreso da Uno-X Mobility, che detta il ritmo nel tratto successivo alla salita.

Axel Huens (TDT-Unibet) prende il volo: Edward Theuns (Lidl-Trek) lo segue in copertura e sui due si ritrova anche Luca Van Boven (Bingoal WB). Il vantaggio del terzetto è minimo, mentre rientrano nel gruppo diversi atleti che avevano perso il contatto in salita. Sulla Petite Somme supera Van Boven, ma il gruppo lo tiene nel mirino.

Il gruppo compie l’ultimo passaggio sul Mur de Durbuy © Getty via X

Ci prova Vacek, ma sul Mur si decide tutto

A 28 km dalla fine inizia il asciutto Mattia Vacekche subito non trova nulla: cerca di riportare la coppia da lui Lorenzo Rota (Intermarché Wanty) e Jenno Berckmoes (Lotto Dstny), affiancato successivamente da Giuseppe Blackmore (Palestina Libera), mentre il ceco ha già 22” dal gruppo nel quale continua a tirare la Uno-X. I tre riescono a ritornare a Vacek dopo 13 km di inseguimento. Sulla Côte de Hermanne Vacek passa primo nei tre sprint del Golden KM, accumulando 9” di bonus e portandosi a 2” da Wærenskjold.

L’azione Uno-X sembra esaurirsi come gruppo, mentre hanno messo un uomo a trainare Decathlon AG2R La Monde, Visma – Lease a Bike e Movistar. I quattro di testa arrivano ai piedi dell’ultimo Mur de Durbuy con meno di 10″: Vacek cerca di arrivare il più lontano possibile per provare a staccare Wærenskjold e prendersi la maglia; Rota scatta, ma troppo presto.

I fuggitivi vengono risucchiati nel gruppo del ritorno, dal quale trovano forte Riley Shehaan (Palestina Libera), Jasper Philipsen (Alpecin-Deceuninck), Pierre Gautherat (Decathlon AG2R La Mondo) e Alex Aranburu (Movistar). Negli ultimi 200 m prova a partire insieme a Gautherat, che porta con sé il basco della Movistar: Aranburu lo raggiunge ai 25 m, bruciandolo sul traguardo. Philipsen terzo, Rota settimo.

Domani a Bruxelles ci sarà la sentenza sulla sentenza generale

Mathias Vacek tenta coraggiosamente di invertire la corsa, ma taglia il traguardo alle spalle di Wærenskjold, rimanendo così a soli 2″ dalla maglia di leader. La vittoria di Aranburu e i distacchi accumulati in salita fanno sì che il basco recuperi anche diversi secondi nella generale, ora terzo a 6”. La lotta per i tre sprint del Golden KM di domani sembra quindi decisiva, anche se l’inerzia è tutta dell’attuale leader Wærenskjold. Jasper Philipsen è il favorito per la vittoria di tappa, visto che sembra già in buona forma per il Tour de France, ed è stato bravissimo oggi dopo un arrivo impegnativo.

 
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