«Sarebbe bello tornare con l’oro» La Nuova Sardegna – .

«Sarebbe bello tornare con l’oro» La Nuova Sardegna – .
«Sarebbe bello tornare con l’oro» La Nuova Sardegna – .

Cagliari Fino a due giorni fa si allenava al Poetto, nello specchio di mare antistante il Windsurfing Club, il circolo che l’ha vista crescere e dove già da bambina ha iniziato a tenere in mano il boma della tavola a vela giovanile, dando così inizio alla sua grande avventura nel mondo di windsurf.

Marta Maggetti28 anni il prossimo 10 gennaio, membro delle Fiamme Gialle, rappresenterà l’Italia al Olimpiadi di Parigi nella classe windsurf femminile IqFoil.

La splendida vittoria al campionato del mondo Iqfoil disputato un anno e mezzo fa nel Brestin Bretagna, dove l’atleta cagliaritana ha dimostrato ancora una volta grande determinazione e talento, riscrivendo la storia del windsurf per l’Italia, dopo le imprese della plurimedagliata olimpica Alessandra Sensini.

«Vincere il medaglia d’oro a Brest è stato bellissimo ma è stato altrettanto bello ricevere la convocazione per le Olimpiadi, una grande gioia e soddisfazione, non solo mia, ma condivisa con tutti coloro che hanno creduto in me”.

A un mese e mezzo dai Giochi dei cinque anelli, Marta Maggetti è concentratissima e sta completando la sua seconda esperienza olimpica con la Nazionale, dopo quella di Tokiodove ha concluso le Olimpiadi ai piedi del podio.

È appena tornato da una stagione molto intensa, iniziata a gennaio al campionato mondiale IqFoil di Lanzarote, dove si è classificata nona ed è arrivata nella corsa alle medaglie. È rimasta nell’isola dell’arcipelago delle Canarie fino a marzo per continuare la sua preparazione, proseguita poi a Palma di Maiorca, che si è conclusa con la sua partecipazione al trofeo La principessa Sofia (regata internazionale riservata alle dieci classi olimpiche), dove l’italiano ha concluso le regate di flotta al quarto posto, posizione con cui sarebbe dovuta partire la Medal race, finale che classifica i primi dieci che non si è potuta disputare per totale assenza di vento. Ma ora la sua mente è tutta rivolta a Parigi.

Quali sono le aspettative per Parigi, o meglio per Marsiglia, visto che le regate si svolgeranno nella città del sud della Francia, patria degli sport velici?

«Il mio obiettivo è il podio, una medaglia, non importa il colore, anche se quella dorata sarebbe la migliore. Ma non sarà facile, con il nuovo format bisogna essere molto concentrati, soprattutto l’ultimo giorno, perché dopo le regate di flotta tutto si resetta. Il primo posto va direttamente alla finale, il secondo e il terzo alla semifinale, mentre gli altri concorrenti, che si piazzano dal quarto al decimo, arrivano ai quarti di finale, dove ovviamente la flotta comincia ad allargarsi”.

Quale avversario temi di più?

«Li conosco tutti molto bene, quella che temo di più a Marsiglia è la britannica Emma Wilson, terza a Tokyo, fortissima, l’unica della top ten molto costante, sicuramente di livello superiore alle concorrenti. Con gli altri, invece, giochiamo ad armi pari”.

Conosci già il campo di regata dove si svolgeranno le prove olimpiche?

«Sì, dall’anno scorso mi sono allenato anche a Marsiglia, dove per mesi abbiamo fatto avanti e indietro con l’Italia. Le condizioni sono molto diverse a seconda delle perturbazioni, ci aspettiamo che a luglio vada meglio, e che ci sia soprattutto il vento medio, quello che preferisco e che corrisponde alle mie caratteristiche. Partiremo per Marsiglia il 27 giugno e inizieremo gli allenamenti mentre il mio debutto ai Giochi è previsto per il 28 luglio, due giorni dopo la cerimonia di inaugurazione, alla quale purtroppo non potrò partecipare: quella di Parigi è troppo ravvicinata rispetto a quella di prime regate.”

Prosegue anche a terra l’allenamento in vista delle Olimpiadi?

«Certamente non ho mai abbandonato il lavoro in palestra, vista anche la mia corporatura snella. Non sono alto e il mio peso ideale è 64 chili, ancora un peso leggero anche se sono ingrassato molto negli ultimi due anni. Ma va bene così, mancano pochi mesi alle Olimpiadi ed è inutile provare a cambiare preparazione in palestra perché potrei soffrire in acqua. Non è facile mantenere questo peso, devo mangiare un sacco di tutto, compresa la pizza, l’unica indulgenza che mi posso concedere”.

Cosa fa Marta Maggetti quando non è in acqua?

«Ho poco tempo libero ma la mia passione principale è la fotografia, quindi giro per la Sardegna per cercare di catturare immagini di paesaggi e panorami mozzafiato. Non solo sulle spiagge della costa ma anche all’interno dell’isola”. Dopo una settimana di allenamenti nel Golfo degli Angeli, tra pochi giorni Marta Maggetti tornerà a Torbole, sulla sponda trentina del Lago di Garda, dove completerà la preparazione con la Nazionale, prima di raggiungere Marsiglia. Per lei adesso “les jeux sont faits”. Buona fortuna Marta.

 
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