Finalmente si riparte, la Porsche #6 prende il comando della gara – .

Finalmente si riparte, la Porsche #6 prende il comando della gara – .
Finalmente si riparte, la Porsche #6 prende il comando della gara – .

Dopo un lungo periodo di Safety Car a causa della forte pioggia, siamo ripartiti. Il #6, dopo un bel duello con il #8, passa in testa grazie ad una Slow Zone.

All’alba delle 8.15, finalmente, il direttore di gara annuncia che la 92esima 24 Ore di Le Mans sta per riprendere e, dopo tutte le procedure necessarie, la gara riprende vita con l’uscita delle tre Safety Car in pista per oltre quattro ore.

La Porsche #6 di Laurens Vanthoor insegue subito la Toyota #8, guidata da Hirakawa, mentre separano le due Ferrari, che sono state un po’ in difficoltà.

Subito piccolo colpo di scena per l’altra Toyota, la #7, che, mentre insegue la Ferrari #50, si accorge di un problema tecnico, a causa del quale i suoi vetri sono completamente appannati, e deve rientrare ai box.

Subito dopo, sono iniziate ad arrivare le penalità per i vari episodi accaduti prima della lunga SC causata dal maltempo: alla Ferrari #51 è stato assegnato un Drive Through, complicando così una gara già molto difficile per la squadra italiana.

Nel frattempo, Laurens Vanthoor con la sua Porsche 963 continua a seguire la Toyota #8 di Hirakawa, mantenendo sempre un distacco compreso tra 1 secondo e 3 secondi.

A questo punto, a 7 ore e mezza dalla fine, avviene un altro colpo di scena, questa volta in classe GT3: il Manthey Pure Racing #92, che stava “dominando” la classifica LMGT3, soffre di problemi al cambio, ed è costretto rientrare ai box, perdendo così 5 giri e lasciando la leadership alla sorella, la #91.

Dopo mezz’ora la pista comincia lentamente ad asciugarsi, portando molti team a provare la carta del cambio mescola, passando da WET a SLICK. Il primo a provarci è De Vries con la Toyota #7, che si sacrifica per il compagno di squadra, scommettendo con gomme da asciutto.

A poco a poco, anche le altre vetture vogliono fermarsi e montare le slick, e così rientra anche la #8, ma, sorprendentemente, la #6 resta fuori.

Resta fuori proprio perché la terza Porsche 963 portata dal team ufficiale, la #4 con Nasr al volante, urta pesantemente il muro alla curva di Indianapolis, provocando una Slow Zone. Questo permette alla #6 di effettuare il pit-stop, sorpassando e guadagnando quasi 1 minuto sulla #8, distacco che si riduce subito a 20 secondi a causa di un’altra Slow Zone, causata dal ritiro della Corvette #81, che il Vanthoor prende , mentre Hirakawa no.

Quando mancano circa 6 ore e mezza al termine, avviene un altro colpo di scena: anche l’Aston Martin del team Heart of Racing #27 cade e si ribalta alla curva di Indianapolis, provocando una Safety Car, che dura fino alla fine. della 18a ora. Il pilota coinvolto, Daniel Mancinelli, è illeso e fortunatamente sta bene.

Media: Sala stampa Porsche

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