Presso l’Istituto Badoni si è svolta la cerimonia di premiazione intitolata ai fondatori dell’azienda Electro Adda
“Ho scelto questo progetto per la versatilità e l’utilità che un sistema di questo tipo può avere”
LECCO – AtIstituto Badoni Sabato scorso si è svolta la cerimonia di premiazione intitolata ai fondatori dell’azienda ElettroAddaGemelli Antonio E Louis costa, che nel 1948 iniziarono la loro avventura imprenditoriale che continua ancora oggi. L’iniziativa, rivolta agli studenti delle ultime classi dell’Università Badoni di Lecco, mira a premiare progetti nei diversi ambiti di studio: Informatica, Meccanica, Ingegneria Elettrica valutati secondo criteri oggettivi da una commissione eterogenea.
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Il premio intende inoltre valorizzare gli studenti dell’istituto che hanno dimostrato particolari competenze conoscenzacompetenza e spirito innovativo nella realizzazione di un particolare ambito progettuale, sviluppato e implementato nel corso dell’anno. Electro Adda promuove l’innovazione, cerca di sostenere i giovani e dà il proprio contributo alle risorse future il cui talento e passione guideranno il nostro domani. Il concorso celebra i fondatori di Electro Adda che si sono messi alla prova e il cui esempio ispira le generazioni attuali.
L’occasione è anche motivo di confronto tra studenti e rappresentanti delle aziende che offrono una riflessione industriale a quanto studiato a scuola. Le aree progettuali che hanno concorso per il primo premio quest’anno sono state:
- Area progetto funivia, realizzata dagli studenti Gianluca Brini – Luca Galbiati – Enrico Viglienghi;
- Area progetto galleria del vento, realizzata dagli studenti Mattia Mandelli – Mattia Zuccolo – Alessio Castelli – Vincenzo Pagliuso – Jamil Takieddine – Alessandro Perucchini;
- Area progetto Scanner 3D, realizzata dagli studenti Alessandro Bianchi – Nicolò Codara – Marco Sabadini.
La commissione ha assegnato il primo premio aArea progetto funiviarealizzato durante l’anno scolastico dal studenti della 5a A Automazione: Gianluca Brini, Luca Galbiati ed Enrico Viglienghi.
Gianluca Brini, ideatore del progetto e capofila del gruppo di lavoro, parla della scelta dell’area di progetto: “Il progetto prescelto consiste nella costruzione di una minifunivia che consenta il collegamento tra tre località situate sul versante della montagna, una a valle , uno a monte ed uno lungo la linea, tra gli altri due. Questo progetto è stato scelto per la versatilità e l’utilità che un sistema di questo tipo può avere in un territorio come quello lecchese, soprattutto per risolvere i problemi causati dalle linee di servizio pubblico inefficienti nei centri più isolati. Per la realizzazione dell’impianto si è scelta la realizzazione di una funivia di tipo andata e ritorno. La scelta di realizzare una tipologia di impianto di questa categoria deriva dalla bassa portata oraria necessaria per collegare i paesi di montagna e dall’elevata affidabilità di questa tipologia di impianto. Considerata la natura mutevole del clima montano, si è preferito scegliere un sistema che offrisse anche un’ottima resistenza al vento; per questo motivo si è pensata la realizzazione di un sistema tipo funifor che, grazie alla configurazione delle corde, disposte sui “lati della cabina”, può resistere a raffiche di vento fino a 100 km/h”.
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