chiarezza sull’assunzione degli specialisti nelle aziende sanitarie locali – .

chiarezza sull’assunzione degli specialisti nelle aziende sanitarie locali – .
chiarezza sull’assunzione degli specialisti nelle aziende sanitarie locali – .

Chiarire il grado di applicazione del ‘Decreto Calabria’ in ciascuna azienda sanitaria della Regione.

Se lo chiede Ottavia Soncini (Pd) che, ricordando i recenti ‘Stati generali della formazione specialistica’, sottolinea come la formazione post-laurea in Italia sia a un bivio: “da un lato, la carenza di personale medico e sanitario, aggravata dalla pandemia di Covid 19, rischia di mettere in ginocchio il nostro Servizio sanitario nazionale, d’altra parte, l’aumento esponenziale delle iscrizioni alle facoltà di medicina e chirurgia, senza un adeguato incremento dei posti di specializzazione, rischia di creare un esercito di medici senza futuro”.

Per il consigliere dem dall’evento organizzato da Anaao Assomed svoltosi a Roma tra il 31 maggio e il 1° giugno sono emersi dati interessanti “soprattutto con riferimento alle possibilità di assunzioni attraverso il meccanismo del cosiddetto ‘Decreto Calabria’, che ha regolamentato nel 2018 la possibilità per i medici specialisti di essere assunti a tempo determinato, con conversione automatica del contratto a tempo indeterminato al conseguimento dell’abilitazione di specializzazione, a partire dal secondo anno del corso di specializzazione. L’assunzione, che può avvenire in tutti gli ospedali facenti parte della rete formativa di una qualsiasi scuola di specializzazione nella propria disciplina, è regolata da apposito accordo quadro relativo alle modalità di svolgimento della formazione specialistica e in cui vengono definite le modalità di assunzione, di competenza degli la nuova assunzione e lo svolgimento dell’attività teorica e pratica”.

Nell’ambito della normativa nazionale, Soncini sottolinea “la mancata discrezionalità delle regioni e dei dirigenti delle scuole di specializzazione in materia di assunzioni” e come, grazie anche a ulteriori attuazioni, “le assunzioni di laureati diventino strutturali, perdendo lo status di misura emergenza, raddoppia i tempi di assunzione da 18 a 36 mesi e soprattutto introduce l’assunzione automatica degli specializzandi da parte dell’azienda sanitaria dopo 90 giorni dalla richiesta di assunzione presso l’università dove lo specializzando è iscritto; tale presupposto, infatti, ricorre anche in caso di rifiuto o di mancata risposta da parte dell’Ateneo”.

Considerando anche un’indagine interna dell’Anaao Assomed su quasi 2000 dottorandi da cui è emerso chiaramente che la quasi totalità degli intervistati conosce i meccanismi del ‘Decreto Calabria’ e considera tale meccanismo “un’ottima o almeno una buona opportunità” e che le Università “che hanno il monopolio della formazione specialistica, non possono garantire una formazione di qualità per l’intera generazione di futuri specialisti”, l’assessore sottolinea come “il sistema attuale si basa su una classificazione anacronistica: i medici in formazione sono considerati studenti e non lavoratori, con tutte le conseguenze negative in termini di tutela, remunerazione e diritti”.

Poi, di fronte “alla totale indisponibilità degli atenei a stipulare convenzioni con atenei di regioni italiane diverse dalla propria, impedendo così migliaia di assunzioni, nonostante l’ordinamento normativo non riconosca alcun potere alle università in merito all’assunzione di medici in specialità formazione”, Ottavia Soncini rilancia la proposta di riforma strutturale lanciata da Anaao Assomed del sistema di formazione post-laurea e da qui si rivolge all’esecutivo regionale per sapere “quali azioni intende intraprendere per garantire il più ampio utilizzo possibile del meccanismo di assunzione di specialisti previsto da tali disposizioni per far fronte alla preoccupante carenza di professionisti nel Servizio sanitario nazionale”.



 
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