Moise Kean, zero gol nell’ultima stagione (e 14 in tre anni alla Juventus), scadenza 2025, ceduto alla Fiorentina per 13 milioni più 5 milioni di bonus, di cui almeno un paio facilmente raggiungibili. Kaio Jorge, di ritorno dal prestito al Frosinone, spedito in Brasile al Cruzeiro per 7,2. Giocatori la cui valorizzazione era difficile immaginare e che, invece, Cristiano Giuntoli è riuscito a piazzare bene tanto da poter avviare subito il mercato d’ingresso per la rifondazione della Juventus.
E’ questo l’aspetto più importante della prima fase del lavoro del nuovo direttore sportivo. È vero che gli acquisti di Douglas Luiz dall’Aston Villa, con la cessione di Barrenechea e Illing Junior come contropartite per alleggerire la parte cash, e di Kephren Thuram dal Nizza sono mosse che catturano l’attenzione e i titoli dei giornali, ma in un mercato con pochi soldi come quello dell’estate 2024, vendere bene è un’impresa necessaria e fondamentale per avere poi margini di manovra.
Giuntoli ci sta riuscendo ed è un passo importante visto che i conti dei bianconeri, verso un deficit di quasi 200 milioni di euro, non ammettono eccessi se non c’è una solida copertura finanziaria. Quello di Kean, poi, è un vero capolavoro. L’attaccante classe 2000 è stato riportato a Torino per una cifra di 37 milioni di euro negli ultimi giorni di mercato dopo l’addio di Cristiano Ronaldo tre anni fa. Non si è mai integrato e i numeri sono impietosi.
Nessuna possibilità di prolungare il contratto in scadenza nel 2025, la Juventus aveva provato a inserirlo in alcune bozze di trattativa senza però ricevere riscontri positivi. La Fiorentina lo ha voluto su specifica richiesta del nuovo allenatore Raffaele Palladino. La valutazione è alta e serve ad evitare di iscrivere minusvalenze in bilancio. In effetti, libera risorse immediate da reinvestire, accelerando così la conclusione dell’accordo Thuram.
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