“Ha dato un volto a un’eroina senza precedenti” – .

È stato attribuito all’attrice americana Sigourney Weaver (Alien, Ghostbusters, Gorilla nella nebbia, Avatar, The Master Gardener alcuni dei suoi film) il Leone d’oro alla carriera dell’81° Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia (in programma dal 28 agosto al 7 settembre).
Lo ha deciso il Cda della Biennale, presieduto da Pietrangelo Buttafuoco, che ha accolto la proposta del direttore della Mostra, Alberto Barbera. “Sono veramente onorato ricevere il Leone d’Oro alla carriera dalla Biennale di Venezia – ha dichiarato Sigourney Weaver accogliendo la proposta – Questo premio è un privilegio che condivido con tutti i registi e i collaboratori con cui ho lavorato Nel corso degli anni, accetto con orgoglio questo riconoscimento, che celebra anche tutti coloro che hanno contribuito a dare vita a questi film”.

Le motivazioni

Così Alberto Barbera: «Un’attrice del calibro di Sigourney Weaver ha pochi rivali. Con un’importante formazione teatrale, ha conquistato il grande pubblico cinematografico con Aliendi Ridley Scott, divenuto rapidamente una figura emblematica degli anni ’80, durante i quali ha coniato l’immagine di un’eroina senza precedenti per il genere d’azione, capace di tenere testa con successo ai modelli maschili che fino ad allora avevano dominato il cinema epico e d’avventura”. Tessitore, in Italia è diventato anche un fumetto con Legs Weaver, spin-off del Nathan Never bonelliano, ha aperto una strada ma, ancora, Barbera: «Ha continuato la ricerca incessante della propria identità costantemente messa in discussione, attraverso scelte che spaziano dal cinema di genere alla commedia, dal cinema d’autore al cinema per ragazzi, sfuggendo alle etichette che l’avrebbero voluto confinato all’icona vittoriosa del periodo reaganiano”.

 
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