«Il mio cuore si è fermato insieme al tuo cuore in quel dannato pozzo. Ti amo mio Vincenzo.” Il messaggio straziante è Paola Carnemolala madre di Vincenzo Lantieriil bambino di 10 anni morto ieri dopo essere caduto in un pozzo artesiano a Palazzolo Acreide, in provincia di Siracusa.
Probabilmente domani avrà luogo l’autopsia sul corpo del bambino. Lo ordinerà il pubblico ministero. SiracusaSabrina Gambino, che coordina le indagini della polizia. L’autopsia farà scattare, come atto necessario, le iscrizioni nel registro degli indagati. Si accendono i riflettori sulla proprietaria del terreno e sugli operatori incaricati della sorveglianza dei bambini, e tra loro c’era anche la 54enne che quando è scattato l’allarme si è calata nel pozzo per cercare di salvare il bambino.
Il caso dei ritardi. Un testimone: «I ritardi sono arrivati dopo due ore»
“Dopo essere caduto nel pozzo, il bambino ha parlato con la mamma e il papà, lo hanno chiamato e lui ha chiesto aiuto”. È la ricostruzione di un testimone, ai microfoni del Tgr Sicilia, dei momenti successivi alla tragedia. L’uomo, che vive in una casa accanto alla fattoria dove i ragazzi erano in gita, sottolinea l’impegno degli educatori nel cercare di salvare la piccola vittima. “La signora – racconta – è scesa laggiù a mani nude, in attesa dei soccorsi” che, secondo il testimone, “dovevano essere trascorse due ore” prima dell’arrivo. Una versione, almeno per ora, smentita dai vigili del fuoco.
La scuola: «Comunità sotto shock»
«La comunità scolastica è sconvolta da una perdita gravissima: la morte prematura del bambino che frequenta la scuola primaria del nostro istituto. Un dolore profondo e ingiustificabile che colpisce tutti noi. Ci stringiamo in rispettoso silenzio e con sentimento di vicinanza alla sua famiglia, ai suoi compagni di classe e a quanti hanno stretto con lui legami di amicizia e di affetto”, si legge sulla pagina Facebook dell’Istituto “V. Messina” di Palazzolo Acreide.
© TUTTI I DIRITTI RISERVATI
Leggi l’articolo completo su
Il Messaggero
