Determinata e carismatica, l’attrice statunitense Sigourney Weaver è il Leone d’oro alla carriera dell’81a Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, in programma dal 28 agosto al 7 settembre. Ad annunciarlo è stata la Biennale di Venezia. Settantaquattro anni, ha lavorato con grandi registi, da Woody Allen a Ridley Scott a James Cameron. Il premio è stato deciso dal consiglio di amministrazione della Biennale, presieduto da Pietrangelo Buttafuoco, che ha fatto propria la proposta del direttore della Mostra, Alberto Barbera. Dopo la piccola parte in Io e Annie di Allen, è diventata famosa per la sua interpretazione nella saga di Alien di Ridley Scott, affermandosi tra le prime a interpretare una supereroina più forte e intelligente del suo team di uomini. Famosa anche per Ghostbusters (’84), per Tempesta di ghiaccio di Ang Lee (’97), e più di recente per Avatar di James Cameron e la serie TV Hear the Forgotten Flowers. Ha ricevuto 7 nomination ai Golden Globe e ne ha vinti due nello stesso anno (1989, prima attrice in assoluto) come migliore attrice non protagonista in un film drammatico, Gorilla nella nebbia, e come migliore attrice in una commedia, Una donna in carriera.
“Sono davvero onorato”, ha detto Weaver. “Questo premio è un privilegio che condivido con tutti i registi e i collaboratori con cui ho lavorato in questi anni. Accetto con orgoglio questo riconoscimento, che celebra anche tutti coloro che hanno dato vita ai film”. Dotata di grande temperamento, ha portato al cinema l’immagine di una donna sicura e determinata, dinamica e tenace, non senza lasciare trasparire una sensibilità femminile dall’intenso magnetismo, dalle sfumature sempre diverse. Il Leone d’Oro alla carriera è il riconoscimento a una star che ha saputo costruire ponti tra il cinema d’autore più sofisticato e film che comunicano con il pubblico in modo schietto e originale, senza mai rinunciare a essere se stessa.
