Verstappen vince lo Sprint, Ferrari 5° e 7° – .

SPIELBERG. Pieni voti. Questa volta se lo merita Max Verstappen, alla sua decima vittoria (la quinta di fila) in quindici Sprint nella storia di questa breve corsa che continua a far discutere nel paddock, dividendosi tra chi la accetta e chi la odia. La Red Bull non è più imbattibile, eppure il tre volte iridato torna a dominare dopo la sbandata di Montecarlo: successo in Canada, bis in Spagna e tris nel primo appuntamento del weekend austriaco. A lui va lode per come ha superato Lando Norris, appena una curva dopo aver subito l’attacco del rivale: entrambe le manovre capolavoro, ma quella di Super Max, all’interno della curva 4 e senza DRS, è stata un capolavoro. “Un duello piccante”, lo definì l’olandese. Forse Norris è stato un po’ ingenuo, coprendo l’esterno e non aspettandosi la spinta di Verstappen, al punto che in uscita dalla curva l’inglese si è fatto sorprendere anche dal compagno di squadra Oscar Piastri. «Un errore da dilettante – ha ammesso Norris -, avrei dovuto chiudere la porta». Lì, dopo una ventina di chilometri, lo Sprint si è effettivamente concluso, senza che il podio cambiasse più.

I Reds in difesa
E le Ferrari? Dopo un venerdì da dimenticare, Carlos Sainz e Charles Leclerc hanno fatto il possibile, partendo con un’ottima partenza. Lo spagnolo ha superato George Russell, mentre il monegasco, partito 10° a causa del problema anti-stallo che gli ha impedito di tentare il giro più veloce in qualifica ieri, si è subito liberato dalle due Alpine per superare anche Sergio Perez, sempre più in crisi con l’altra Red Bull, chiudendo a 17″ dal compagno di squadra. Difficile chiedere di più alla SF-24, considerando che a Leclerc è stato chiesto molto sollevare e costare (rilasciare l’acceleratore poco prima della frenata) per tenere sotto controllo la temperatura dei freni, anche se con gomme medie il passo delle Rosse è stato migliore di quello mostrato nella caccia alla pole con le soft. Sainz non è riuscito a difendersi dal contrattacco di Russell, chiudendo quinto così come era partito. A proposito di partenze: il primo tentativo è stato abortito, costringendo i piloti a un secondo giro di formazione. Il motivo? Un fotografo era uscito dalla zona di sicurezza. Meglio non rischiare nulla, dopo i brividi di Montecarlo.



 
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