La strada per il ritorno di Starliner diventa ancora più complicata.
La capsula della Boeing, protagonista del suo primo volo con equipaggio lo scorso 5 giugno, non si staccherà dalla ISS prima della seconda metà di luglio. La NASA vuole infatti effettuare test di laboratorio su propulsori identici a quelli disattivati durante l’attracco dalla navicella. Questo problema ha costretto NASA e Boeing a rinviare continuamente il tentativo di risolverlo in orbita.
Avendo fallito finora, i test di laboratorio sottoporranno i propulsori alla stessa bruciatura utilizzata dallo Starliner durante il suo avvicinamento alla ISS, tentando di replicare i problemi che hanno causato la loro disattivazione da parte della navicella spaziale.
Queste simulazioni consentirebbero alla NASA di effettuare ispezioni impossibili da effettuare sui propulsori in orbita, con l’obiettivo di rendere ancora più sicuro il successivo rientro dell’equipaggio.
Questo passaggio, però, posticipa il rientro di Starliner a oltre metà luglio: i test, infatti, dovrebbero iniziare non prima del 2 luglio e durare un paio di settimane, dopodiché la NASA dovrà analizzare i dati ottenuti e stabilire una nuova data per il rilascio.
Nel frattempo, l’agenzia conferma che il veicolo è in buone condizioni per affrontare il viaggio di ritorno e che il suo equipaggio, gli astronauti della NASA Butch Wilmore e Suni Williams, non sono affatto bloccati sulla ISS.
I prossimi test sulla Terra, infatti, certificheranno ulteriormente i controlli sinora effettuati sul veicolo agganciato alla ISS.
