e le misure anti-calore entrano in vigore subito – Lavocedigenova.it – .

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Ti eri arreso. Ormai si pensava che l’estate fosse quasi finita, con un clima temperato e una stagione umida e piovosa. Anche le previsioni ci vedevano al riparo. E invece.

Invece, caldo, afa e contromisure calano sul momento più bello, in un sabato di fine giugno già dato per perso. E se già vi lamentavate, oggi il motivo in più sarà ufficialmente il primo giorno di caldo giallo Genova.

È stato istituito da ministero della Salute e da qui non si scappa: nel bollettino sulle ondate di caldo anche Genova è inserita tra le città ‘calde’, appena sotto la soglia di accettabilità: un sabato con allerta caldo 1, su tre gradi possibili, un’allerta che mette avvisare dei possibili effetti negativi delle temperature sulla salute.

C’è da dire che, rispetto all’anticiclone che sta colpendo l’Italia, non saremo tra le zone climaticamente più sfortunate.

Ma se l’anno scorso questo tipo di temperature di fine giugno-inizio luglio si erano già manifestate bene, per il 2024 siamo al debutto, i più sensibili agli sbalzi termici e soprattutto ai cappucci afosi sono avvisati. L’estate arriva e anche con un po’ di ritardo.

Il fatto è che quella di oggi sarà una giornata tutt’altro che da sottovalutare in termini di mercurio.

Dopo giorni di tempo instabile, settimane di temperature al di sotto della media stagionale, all’improvviso il termometro segnerà 27 gradi al mattino con punte di 28 nell’ora più calda mentre la temperatura percepita si assesterà sui 32 gradi percepiti.

Il punto giallo equivale a un pre-allerta per le condizioni meteo che potrebbero precedere il verificarsi di un’ondata di calore. Secondo il Ministero della Salute, lo scenario dovrebbe tornare al semaforo verde da domani.

Nel frattempo il Regione Liguria è già andato al vento con il Piano caldolanciato qualche giorno fa, che verrà attivato come di consueto in caso di bollettino arancione o rosso, che coinvolge principalmente i soggetti interessati alla tutela socio-sanitaria e prevede azioni mirate per prevenire e ridurre i potenziali rischi derivanti dalle ondate di calore.

La platea ligure, secondo i dati regionali, riguarda circa 5.500 persone fragili o comunque suscettibili alle ondate di calore con rischio stimato come elevato. A luglio uscirà anche una campagna di prevenzione, sui comportamenti corretti da seguire per prevenire gli effetti delle ondate di calore che, seppur tardive, sono destinate a colpire anche il nostro territorio, finora rimasto defilato rispetto ad altre zone d’Italia.

I rimedi casalinghi, o di cronaca che dir si voglia, restano più o meno gli stessi anche in questa stagione: per chi non ha particolari problemi di salute, l’essenziale è evitare di esporsi al sole e al caldo nelle ore centrali della giornata. la giornata, evitando così i picchi di ‘caldo’ e le loro ripercussioni sulla pressione arteriosa e sulla salute in generale.

La situazione è più complessa per gli anziani e le categorie a rischio che necessitano di essere protetti dall’esposizione al caldo.

Insomma, resistiamo: alcuni cercano di fare un bagno rinfrescante, altri cercano un riparo all’ombra in città.

La gestione non è facile, soprattutto nei centri urbani, e Genova non fa eccezione. Nel cuore della città, a parte negozi e mezzi di trasporto con aria condizionata polare, diventa difficile trovare aria fresca.

Una pausa all’ombra, pochissime panchine riparate, una sosta al supermercato vicino al bancone refrigerato o negli ultimi anni la moda di transitare dalla piazzetta antistante la Prefettura verso la Galleria Mazzini dove una maxi-grata a pavimento filtra e ventila l’aria condizionata negli uffici adiacenti, per regalare un po’ di aria fresca ai passanti: questo offre la città, fatta salva la possibilità di raggiungere il mare e fare un tuffo.

Per le fasce deboli, invece, “il sistema sanitario e sociale ligure si sta attrezzando per prevenire potenziali rischi a danno degli anziani, soprattutto in vista delle settimane più calde – ha spiegato pochi giorni fa il presidente ad interim della Regione Liguria Alessandro Piana – Oltre al coordinamento capillare tra medici di famiglia e aziende sanitarie locali, e grazie alle strutture sanitarie diffuse sul territorio, anche le campagne informative promosse dalla Regione contribuiranno a garantire la sicurezza dei cittadini e dei turisti”.

Tra le realtà impegnate sul territorio a favore delle persone a rischio ci sono i custodi sociali e i maggiordomi di quartiere, il numero verde regionale 800 593235, attivo sette giorni su sette dalle 8 alle 20 per orientamento, informazioni e per raccogliere le richieste dei cittadini, ad esempio per piccole commissioni quotidiane.

Le attività legate al monitoraggio delle ondate di caldo proseguiranno fino al 20 settembre, con possibili proroghe se necessarie in base alla situazione climatica. Temporaneamente nel periodo emergenziale c’è anche la possibilità di nuove cure per le persone fragili, sempre in sinergia con gli ambiti sociali in un’ottica di prevenzione per situazioni non critiche, che però potrebbero complicarsi a causa del caldo.

 
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