raddoppiato in 20 anni in intensità e numero – .

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Foto di Matt C su Unsplash

In Italia nel 2023 grandi incendi hanno devastato oltre 1.000 km2 di territorio

In questi giorni, due grandi incendi stanno devastando il territorio attorno ad Atene. L’anno scorso, la Grecia ha registrato 16 mega-incendi, di cui quello nella sola area dell’Evros è durato 2 settimane e ha ridotto in cenere più di 800 km2. In tutta Europa, nel 2023, sono andati in fumo complessivamente 5.000 km2 di territorio. E nei primi mesi del 2024, il numero di incendi era già il doppio della media. Non si tratta però di una situazione “anomala”. Già negli ultimi 20 anni, a livello globale, il numero e l’intensità degli incendi grandi incendi sono raddoppiati, a causa degli effetti della crisi climatica.

Raddoppiano gli incendi di grandi dimensioni nel mondo

L’Università della Tasmania ha calcolato questo dato raccogliendo dati sull’intensità di energia rilasciata dai grandi incendi tra il 2003 e il 2023 in tutto il mondo, attraverso l’uso di sensori satellitari in grado di rilevare la quantità di calore rilasciato dai grandi incendi.

In questo modo, il team di ricercatori ha identificato 30 milioni di eventi individuali, li ha classificati in base all’intensità energetica e ha poi limitato l’analisi solo ai circa 3.000 più intensi, vale a dire lo 0,01% del totale. numeronegli ultimi 20 anni, è più che raddoppiato (è aumentato di 2,2 volte). Ma non è l’unico cambiamento degno di nota. Ilintensità energetica dei grandi incendi di vent’anni fa, infatti, è circa la metà di quella liberata dai grandi incendi degli ultimi anni.

Si tratta di una media globale, mentre le tendenze regionali potrebbero essere più sfumate. Per il mediterraneoad esempio, lo studio pubblicato su Ecologia ed evoluzione della natura segnala che si registra un netto aumento della superficie interessata dai grandi incendi, mentre non si registrano variazioni significative nell’intensità e nella quantità di territorio fortemente compromesso dagli incendi.

La situazione peggiore riguarda la vasta regione compresa tra il Nord Europa, l’Asia e il Nord America alle latitudini più elevate: l’ foreste boreali mostrano tendenze in aumento significative per tutti e tre gli indicatori. L’unico trend evidente in diminuzione riguarda l’area interessata nelle zone tropicali, riflesso plausibile delle politiche anti-deforestazione attuate negli ultimi decenni.

Nello scenario climatico peggiore delineato dalultimo rapporto dell’IPCCovvero, con un riscaldamento globale superiore a 4°C entro la fine del secolo, si prevede un aumento del 50-70% della superficie bruciata dai grandi incendi e del 30% della loro frequenza.

Incendi in Italia, il bilancio del 2023

Nel Bel Paese, secondo gli ultimi dati Ispra, l’ stagione degli incendi 2023 ha interessato una superficie molto ampia ma si è concentrato solo in poche zone. L’anno scorso sono andati in fumo 1.073 km2 delle foreste, il peggior risultato degli ultimi 6 anni dopo l’annus horribilis del 2021. Ma i grandi incendi hanno interessato soprattutto Sicilia e Calabria. Queste 2 regioni da sole hanno contribuito a oltre l’83% della superficie forestale totale italiana interessata da grandi incendi boschivi.

La sola regione Sicilia, con un totale di 101 km2 di superficie forestale interessata dagli incendi, ha contribuito al 64% del totale delle foreste nazionali bruciate lo scorso anno. Palermo la zona più colpita: Intorno al capoluogo siciliano si è concentrato il 28% del totale degli incendi a livello nazionale.

 
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