In Spagna l’imposta sul valore aggiunto sull’olio d’oliva sarà ridotta a 0% a partire da lunedì 1 luglio e resterà abolita fino al 30 settembre, per poi passare al 2% tra ottobre e dicembre. Il Regio Decreto Legge approvato dal Consiglio dei Ministri e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dello Stato, sulle misure per affrontare le conseguenze economiche e sociali dei conflitti in Ucraina e Medio Oriente, prevede importanti novità in materia di IVA sulleolio d’oliva. Questa tassa, che già in precedenza era stata abbassata dal 10 al 5%, sarà ridotta allo 0% dal 1° luglio al 30 settembre. Sarà poi al 2% tra il 1° ottobre e il 31 dicembre.
Siccità e aumento dei prezzi
La misura mira a tutelare e incentivare il consumo di olio d’oliva, un prodotto il cui prezzo è recentemente aumentato a causa Siccitàtra le altre ragioni. A questo proposito, il Ministro dell’Agricoltura, della Pesca e dell’Alimentazione Luis Planasha giustificato l’attesa del governo per questa misura con il fatto che nel 2024 è stata rilevata un’evoluzione negativa nei livelli di consumo una tantum. Nel sottolineare la fedeltà dimostrata dalle famiglie spagnole verso un prodotto come l’olio extravergine di oliva, nonostante i forti aumenti di prezzo delle ultime due stagioni, il ministro ha dichiarato: «Esiste un attaccamento molto importante al consumo. È un elemento unico della dieta mediterraneama non è solo un prodotto alimentare, è uno stile di vita e una cultura gastronomica che rappresenta salute e futuro. In questo modo, vengono garantiti prezzi finali ragionevoli per questi alimenti fino alla completa normalizzazione del mercato, cosa che dovrebbe avvenire nell’ultimo trimestre di quest’anno e continuare fino al 2025″. Durante la presentazione del Regio Decreto Legge sono intervenuti anche il Vicepresidente e Ministro delle Finanze, Maria Gesù Monteroil quale ha precisato che l’esecutivo sosterrà le famiglie e il tessuto produttivo “per tutto il tempo necessario a ripristinare la normalità dei prezzi”.
Abbasso anche pane e latte
Il decreto legislativo prevede anche la modifica della legge sull’IVA per far sì che questo prodotto entri a far parte del paniere dei prodotti di base e alimentari, in modo da avere sempre un’aliquota super ridotta (cioè il 4%), una volta terminate le riduzioni fiscali straordinarie. Ciò significa che quando le aliquote torneranno alla normalità, l’imposta sull’olio d’oliva sarà del 4% anziché del 10% come nel periodo precedente (e come in Italia). Analogamente, il governo ha deciso di mantenere la riduzione dell’IVA allo 0% su alimenti di base, quali latte, pane, farina, frutta, verdura, legumi, cereali, formaggi e uova fino al 30 settembre e di aumentare il tasso al 2% tra ottobre e dicembre di quest’anno, in coincidenza con il fatto che l’inflazione alimentare prevista per l’ultimo trimestre sarà moderato al ribasso.