Cogne è senza acqua potabile. “Questa è una priorità da risolvere.” Lo dice il capo della Protezione civile valdostana Valerio Segor. “Cogne ha più di un acquedotto, ma quello che rifornisce il paese – l’acqua arriva dalla Valnontey – è stato gravemente danneggiato – spiega Segor -. Stiamo lavorando per cercare di risolvere il problema nel più breve tempo possibile. Cogne attualmente non dispone di acqua potabile”.
«Prevediamo di aprire presto una strada adatta ai trattori per Valnontey e di sistemare l’acquedotto», ha annunciato il sindaco. Franco Allera.
Evacuazioni
Ai circa sfollati di ieri si aggiungono altrettante persone di oggi. In tutto circa un migliaio, per lo più turisti che hanno deciso di tornare alle proprie case.
“Stiamo valutando la situazione – spiega il presidente della Regione, Renzo Testolin -. Sono pochi i residenti che hanno deciso di restare a valle.”
I soci Adava – Associazione albergatori della Valle d’Aosta – hanno messo a disposizione gratuitamente posti letto per gli sfollati nelle strutture dislocate sul territorio. “Sono stati utilizzati tutti i posti disponibili – racconta Segor -. Si stanno valutando le diverse situazioni dei residenti, per chi deve necessariamente recarsi sul posto di lavoro a valle, come il personale medico. Per i dipendenti regionali potrebbe aprirsi la possibilità dello smart working, anche se c’è il problema della connettività: è venuta a mancare la fibra ottica e al momento i collegamenti sono analogici”.
“Lasciamo passare il messaggio che gli elicotteri possono essere utilizzati per le evacuazioni e i rifornimenti di beni di prima necessità, dal cibo ai medicinali, e non per fare la spola tra Cogne e Aosta e viceversa – sottolinea Testolin -. Diversa la situazione per i laureandi, che potranno usufruire del servizio aereo”.
(re.aostanews.it)
