Andrej Martin torna al tennis dopo due anni e vince il Trofeo Azimut Città dei Mille – .

Alla fine era quasi commosso. Durante la cerimonia di premiazione, Andrej Martin ha giurato che non dimenticherà mai la settimana trascorsa al Tennis Club Città dei Mille, dove ha vinto il suo primo torneo al rientro a causa di una lunga squalifica per positività al test antidoping. Ha ringraziato la società, ha esaltato le bellezze della città di Bergamo e la gente per l’accoglienza. Non poteva esserci nome migliore per l’albo d’onore del Trofeo AZIMUT (15.000$, terra): l’ottava edizione si chiude con la vittoria dello slovacco, che in una finale giocata con estrema attenzione ha prevalso con un doppio 6-3 sui Gianluca Cadenasso. Il genovese, classe 2004, è stato in partita per tutta la partita ma ha fallito nei momenti importanti. Subito sotto un break, sul 4-3 del primo aveva una palla break per rimettere tutto in discussione, ma l’ha sprecata mettendo lungo un rovescio non troppo difficile. Nella ripresa è stato due volte avanti per break, è arrivato fino al 3-1, ma a quel punto è stata una serie di cinque partite consecutive che hanno regalato a Martin l’undicesimo titolo ITF della sua carriera, il primo da quasi dodici anni. Già, perché Martin – nonostante abbia quasi 35 anni – non c’entra niente a questi livelli, e ha dimostrato di non essersi lasciato andare durante i suoi due anni di pausa. “Oggi era la mia settima partita – ha detto – quindi sono migliorato giorno dopo giorno. Penso che Gianluca sia un giocatore di grande talento, ma non ha ancora molta esperienza. Questo fattore mi ha dato una grande mano. Personalmente mi sono concentrato sul mio gioco, cercando di mantenere alto il livello per tutta la partita. Ha avuto alti e bassi, è normale per un giocatore così giovane. Non ho mai perso la concentrazione e questo mi ha permesso di vincere in due set”.

Silvana Carrara, Marcella Messina, Riccardo Maffiuletti and Fabio Arioldi with Andrej Martin (Photo by Giulia Virgara)

MARTIN: “NON MI SONO MAI SENTITO COSÌ BENE” – Il Trofeo AZIMUT è stato il secondo torneo dopo la squalifica. Vincere subito è un grande sollievo per Martin, che durante la cerimonia di premiazione – tramite una videochiamata attivata dal suo allenatore – ha salutato la fidanzata, rientrata in Slovacchia dopo averlo accompagnato nei primi giorni. “La cosa più difficile di questi due anni? Non potendo fare quello che so fare meglio – continua Martin – sapevo che sarei tornato, e questo ha reso l’attesa ancora più dura. Quando facevo qualcosa, era sempre con in mente il mio ritorno. Ho avuto anche momenti divertenti, ho fatto tante cose, ma non mi sono mai dedicato a nulla al 100%. Dovevo solo aspettare e ora sono felice di poter fare quello che voglio. Ho lavorato duro per fare ciò che amo. Probabilmente il momento più difficile è stato l’inizio, perché non me lo aspettavo. Ma ormai era tutto finito, ho solo cercato di vivere questi due anni nel miglior modo possibile”. Quando è emersa la notizia della sua positività, Martin era intorno alla 200esima posizione ATP: quali obiettivi può avere un giocatore della sua età, dovendo ripartire da zero? “Ho ricominciato a metà stagione, quindi il mio primo desiderio è rimanere fisicamente in forma da qui alla fine del 2024”, dice. “Mi sono detto di fare del mio meglio in questi sei mesi. Ho fatto un’ottima preparazione fisica, e a livello mentale penso di non essere mai stato così bravo. Non vedo l’ora di affrontare questa nuova sfida, la vittoria di Bergamo mi dà fiducia e motivazione. Obiettivi di classifica? Per quest’anno nessuna: proverò a fare calcoli e ragionamenti dopo aver visto cosa è successo in questi sei mesi. Adesso penso a giocare partita dopo partita, torneo dopo torneo”.

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Andrej Martin and Gianluca Cadenasso (Photo by Giulia Virgara)

LA BASE PER IL FUTURO – Già che c’era, ha dedicato una mini-investitura a Cadenasso. “Sei davvero bravo, ti seguo nelle prossime settimane e spero di poterti affrontare nuovamente in una finale” gli ha detto durante la cerimonia di premiazione, alla quale ha partecipato Marcella Messina, assessore allo Sport del Comune di Bergamo, che si è detta molto felice di aver iniziato il suo compito istituzionale dal tennis, confermando l’impegno della Città nei confronti di uno sport che tanto ha dato a Bergamo negli ultimi anni. Un’altra buona notizia per la direttrice del torneo Silvana Carrara è arrivata dal title sponsor AZIMUT, che ha confermato il proprio impegno per il futuro. “Non sappiamo se sarà per 50 anni” ha scherzato il top manager Riccardo Maffiuletti, che per motivi professionali si trasferirà in Spagna e ha passato il testimone a Fabio Arioldi, presente anche lui alla premiazione. C’era davvero tantissima gente al TC Mille per un torneo che, poco a poco, sta costruendo una solida tradizione. E che ha tenuto il tennis professionistico a Bergamo anche per il 2024, in attesa del ritorno in grande stile del Challenger che ha lanciato il Berrettini, il Sinner, il Rune e il Draper. Un patrimonio preziosissimo, da tutelare in ogni modo. (Fonte: Trofeo Azimut)

 
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