Venezia, 1 lug. (askanews) – Il Leone d’Oro alla carriera della 52esima edizione del Festival Internazionale del Teatro Contemporaneo della Biennale di Venezia, diretto dal duo Ricci/Forte, è stato assegnato alla compagnia australiana Back to Back Theatre, che dal 1987 è composto da attori che si identificano come disabili cognitivi o neurodivergenti. Gianni Forte li introduce così: “In una contemporaneità fragile, violenta, che stigmatizza gli orrori della mancanza di educazione e dell’individualismo tossico, ma che appare inerte alla demolizione e che tenta di delegittimare le differenze – ha detto – il teatro, in nella sua forma più alta, prosegue il suo percorso di apertura verso la comunità, come possibilità di incontro con il territorio. L’arte diventa ponte tra sé e il mondo soprattutto quando è l’handicap a trasformarsi in strumento di ricognizione”. E Stefano Ricci ha proseguito: “Una parabola visionaria della comunicazione che disintegra con ferocia poetica ogni pregiudizio, ogni stigma di compassione. Se il corpo ha dei limiti espressivi, tali demarcazioni sulla scena diventano a loro volta drammatiche nella forma. Le nostre paure, purezza, tolleranza, cecità morale vengono spazzate via dalle fiabe crudeli dei mondi pericolosi del Back to Back Theatre dove la differenza è portatrice dell’amplificazione della conoscenza”. Il Leone d’Oro 2024 sembra essere anche un messaggio politico, oltre che culturale, che riguarda tutti noi, la nostra società e il modo di pensare agli altri.
