un tesoro prezioso come le gemme» – .

Dal nostro inviato – Cagliari
«Accanto alla filigrana abbiamo voluto anche il pane votivo sardo con le sue forme tradizionali che richiamano la natura: frutto del lavoro della terra e di mani operose come un gioiello prezioso da custodire», spiegano a Corriere Domenico Dolce e Stefano Gabbana mentre si alza il sipario sulla presentazione al Forte Village di Cagliari della nuova collezione D&> High Jewelry ispirato dall’antica, ancestrale e preziosa magia di Sardegna. Tra spighe di grano che ricordano il valore della terra e dei frutti della terra. E con la musica di una celebrità mondiale come la vincitrice di sette Grammy Awards, Christina Aguilera che alla vigilia ha cantato i suoi successi, da «Genie in a bottle» a «Beautiful».

Gioielli che pane votivo «Su Cuccoi» rende unico e magico. Lo spirito del luogo, dell’isola, è affidato a questo pane, manifestazione della simbologia sarda, utilizzato come ex voto e simbolo di fertilità durante le festività. Un pane molto leggero, a forma di scultura con fioriuccelli ed elementi naturali. Un pane che diventa un gioiello per la Collezione Alta Gioielleria, imbevuto di resina per stabilizzarloe poi incorporati in collane e orecchini.

«La Sardegna è una terra ricca di tesori preziosi: cultura, folklore, cibo, bellezze naturali di questo luogo magico ci hanno colpito, e la tradizione orafa sarda, con la sua filigrana, è uno degli esempi più affascinanti – continuano gli stilisti -. Ci piace perché Ci ricorda le trame intricate e la leggerezza del pizzo e dell’uncinetto».

E infatti la preziosa filigrana d’oro dei gioielli è lavorata come fosse un pizzo.. Come dimenticare che la filigrana è da sempre un elemento caratterizzante dei gioielli Dolce & Gabbana. Anche se la filigrana delle collezioni precedenti è soprattutto quella dell’antico sapere artigianale di Campo Ligure. Mentre ora quella in passerella è la La filigrana sarda, con tutta la sua eredità di influenze arabe e spagnole. Il prezioso abbraccio dei fili d’oro, intrecciati a formare piccoli granelli, accoglie Gemme preziose di dimensioni generose: fino a 700 carati di alcune pietre uniche acquistate grezze per trasformarle in capolavori d’arte.

E se Stefano Gabbana ama immaginare parure disegnando le pietre della Maison e posizionandole sugli schizzi, Domenico Dolce ama riportare nella quotidianità l’eccezionalità di capolavori preziosiÈ lui che punta sempre l’attenzione sulla creazione di sogni indossabili e facili da indossare.

Tradizione, grande artigianalità, creatività ma sempre con un occhio alla contemporaneità, il che forse spiega perché Tra i primi 50 marchi del lusso al mondo, Dolce & Gabbana è quello il cui valore è aumentato più rapidamente anno su anno: «+52% a gennaio 2024, un valore del marchio di 2,07 miliardi di dollari portando Dolce & Gabbana a salire di quattro posizioni nella Finanza del marchio «Luxury & Premium 50 2024» secondo l’ultima classifica di Brand Finance, società con sede a Londra leader nella valutazione di asset immateriali.

«Penso che sia il riconoscimento di anni di lavoroanni in cui forse la Maison è stata sottovalutata e sono contento di vedere oggi questo riconoscimento”, spiega a Corriere Alfonso Dolce, CEO della Maison fondata da Domenico Dolce e Stefano Gabbana nel 1985 e che ha raggiunto risultati record: 1,59 miliardi (anno fiscale 2022/2023). «Alla base c’è un’azienda che ha sempre creduto nella sostenibilità, con grande coerenza al progetto imprenditoriale, al di là dei numeri, dei risultati. Alla fine tutti i i poli produttivi sono in Italiaa partire da quello storico di Legnano».

A Legnano dove ha sede il laboratorio di gioielleria, all’interno del cuore della maison di moda. D&> oltre a essere espressione di artigianalità e attenzione al capitale umano come dimostra Alta Moda con Alta Gioielleria, è anche tra i promotori del consorzio sostenibile della Camera della Moda, Re.Crea. «E negli anni abbiamo saputo conquistare nuovi acquirenti oltre a quelli storici, una clientela che superata la seduzione dello sportswear ora cerca il bello e il ben fatto, con trasparenza e tracciabilità». È il racconto di «Dal cuore alle mani: Dolce&Gabbana», la mostra di viaggio nel mondo D&> a Palazzo Reale di Milano.

La creazione della collezione, dall’idea di un luogouna storia, una tradizione all’insegna dell’italianità, passa poi attraverso i primi schizzi. Solo l’inizio di un viaggio alla ricerca delle sfumature esatte immaginate dagli stilisti ai quattro angoli del mondo.

Così le gemme vengono spesso selezionate direttamente dai migliori fornitori locali di ogni pietra preziosa. Così per la collezione L’Alta Moda presentata in Sardegnai designer hanno ricercato le tonalità più rare e delicate di tormalina rosa a Bangkok. Insieme agli altri gcolore preferito Ms della collezione ispirata alla Sardegna, Verde Berillio e Verde Paraiba. Non mancano i diamanti ma solo due set brillano di luce totale. Le vere protagoniste sono le gemme colorate come le sontuose ametiste di un set composto da collana, bracciale e orecchini. Spesso tagliate cabochon, che richiede la ricerca di pietre di particolare intensità e bellezza.

E dopo l’Alta Gioielleria, l’Alta Moda che gli stilisti presentano nella straordinaria cornice archeologica di Nora, tra mosaici millenari e la natura selvaggia di un paesaggio sospeso nel tempo. Come i capolavori dell’arte orafa creati a Legnano e poi indossati dalle donne più affascinanti del mondo.

 
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