“Abbiamo iniziato presto. Mancano pulizia e controlli” – .

“Abbiamo iniziato presto. Mancano pulizia e controlli” – .
“Abbiamo iniziato presto. Mancano pulizia e controlli” – .

Meno di un anno dopo il maxi fuoco scoppiata in quattro luoghi diversi lungo la costa di San Cataldomarina di Leccelo scorso 25 luglio, l’ennesimo, ha interessato nelle ultime ore la riserva naturale e Oasi WWF delle Cesinenel Comune di Vernole. Nel pomeriggio di domenica lingue di fuoco hanno avvolto la vegetazione in due punti diversi dell’area naturale, impegnando tutte le squadre del Comando Provinciale della vigili del fuoco di Lecce e i distaccamenti delle province di Lecce, Brindisi e Taranto come Maglie e Manduria, supportati dai volontari della Protezione Civile e dagli operatori dell’Arif, l’agenzia regionale per le attività irrigue e forestali. Sul campo anche droni e Canadair.

Comandante Roberta Lala, qual è la situazione dell’incendio divampato domenica pomeriggio nell’area naturalistica Le Cesine?
“Per le Cesine abbiamo stimato 60 ettari distrutti tra macchia mediterranea, canneti e boschi. Mentre per la palude di Punta Cassano, in località San Foca, ne contiamo altri 15”.
Possiamo dire che la stagione estiva appena iniziata ha già messo a dura prova la solidità del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco?
“Abbiamo iniziato con interventi di questo tipo esattamente il 22 maggio e ieri – domenica, ndr – abbiamo avuto forse l’episodio più grave. Purtroppo credo che rispetto allo scorso anno la stagione degli incendi in provincia di Lecce sia iniziata molto prima che in passato. Quello a cui stiamo assistendo è un peggioramento dovuto al continuo abbandono di terreni e campagne incolte. Manca la pulizia dei terreni e mancano anche i controlli che continuano a non essere effettuati da chi deve fare previsione e prevenzione. E ci ritroviamo ad essere l’ultimo baluardo per fronteggiare fenomeni di questo tipo con le minime risorse che ci ritroviamo ad avere. Da questo punto di vista non si prospetta una stagione facile”.
Tuttavia, le ordinanze emanate dalle autorità locali fungono da deterrente nella lotta contro gli incendi.
«Sì, sia i Comuni che la Regione emanano le loro ordinanze senza avere un riscontro immediato».
Ha quindi ancora senso per i sindaci continuare a firmare queste ordinanze?
“SÌ. Le ordinanze che cittadini e istituzioni devono rispettare sono molto utili. È un po’ come l’applicazione del Codice della Strada. Il Codice della Strada va applicato, poi ci sono i controlli per verificare se lo si fa o meno, ma in generale quando guidiamo lo rispettiamo tutti. Quindi, fondamentalmente, credo che sia anche una questione culturale: se qualcuno non fa qualcosa, si ripercuote su tutto il sistema. Bisogna far capire quanto un’azione incide su tutto il sistema. Sì, le ordinanze vanno fatte rispettare, ma per tutti, immagino sia complesso, con le poche risorse a disposizione, essere e controllare ogni parte del territorio. Forse, a questo punto, bisognerebbe intensificare i controlli per far andare tutti nella stessa direzione”.

Mancanza di personale, mezzi insufficienti, scarsità di risorse. Avete già chiesto l’implementazione di unità e strumenti per debellare il fenomeno degli incendi nel Salento?
“A dire il vero, questa è una richiesta che ho fatto quando ho assunto l’incarico, a dicembre 2023. E di recente mi sono attivato anche con il prefetto, chiedendo rinforzi soprattutto per i mesi estivi: da maggio a ottobre è il periodo più delicato dell’anno per noi. Quindi ho chiesto un aumento sia di uomini che di risorse per fronteggiare quella che è una vera e propria emergenza per la provincia di Lecce, un fenomeno che sta diventando sempre più importante”.
A proposito di personale, su quanti uomini potete contare al momento?
“Abbiamo uno staff di circa 250 unità ma al momento posso contare su meno di 190 unità che posso utilizzare per fronteggiare incendi che non sono sufficienti: abbiamo circa 50 unità a turno, che sono 4 in totale. Queste cinquanta non sono in grado di agire su tutto il territorio provinciale. È difficile da gestire.”

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