Incendi, alto rischio anche dai rifiuti abbandonati – BitontoLive.it – .

Cresce l’emergenza in Puglia, aumenta il rischio incendi anche per i rifiuti abbandonati, con la Puglia al secondo posto nella classifica nazionale dei reati ambientali per lo scarico di rifiuti di ogni genere nelle campagne, quando solo nel 2023 sono andati in fumo 2.462 ettari di bosco pugliese. Lo afferma Coldiretti Puglia, in relazione all’incendio nell’oasi delle Cesine, solo l’ultimo di una serie di incendi che stanno interessando la regione.

In provincia di Foggia i campi sono in balia delle ecomafie, con lo scarico nei campi di rifiuti di ogni genere anche provenienti da regioni limitrofe, poi bruciati, con danni economici e ambientali incalcolabili, ad Andria nella BAT rifiuti di ogni genere vengono abbandonati negli uliveti arrecando ingenti danni all’ambiente e all’immagine, in provincia di Brindisi si registrano sempre più segnalazioni di scavi notturni di rifiuti nei campi, tra cui Eternit e copertoni.

Tra i consigli, la prima regola da seguire nei boschi è quella di evitare di accendere fuochi non solo nelle zone boschive, ma anche in quelle coltivate o nelle loro vicinanze, mentre nelle aree attrezzate, dove è consentito, è necessario controllare costantemente la fiamma e verificare prima di partire non solo che il fuoco sia spento, ma anche che la brace sia completamente fredda. Soprattutto in campagna, non gettare mai mozziconi di sigaretta o fiammiferi accesi dall’auto e quando hai scelto il luogo in cui fermarti, controlla che la marmitta dell’auto non sia a contatto con erba secca che potrebbe prendere fuoco.

Inoltre, non abbandonare mai rifiuti o immondizia nelle zone boschive o nelle loro vicinanze e, in particolare, evitare di disperdere nell’ambiente contenitori sotto pressione (bombole di gas, deodoranti, vernici, ecc.) che potrebbero facilmente esplodere o incendiarsi a causa delle alte temperature. In caso di incendio, non prendere iniziative autonome, ma restare sempre al vento, evitando di essere circondati dalle fiamme, e avvisare tempestivamente le autorità competenti.

Poiché si stima che 6 incendi su 10 siano causati volontariamente, anche da piromani o criminali interessati a distruggere le foreste, è necessario collaborare con il Corpo Forestale e le Forze di Pubblica Sicurezza per fermare comportamenti sospetti o malevoli favoriti dallo stato di abbandono delle foreste nazionali.

Ci vorranno almeno 15 anni per ripristinare completamente le aree verdi distrutte dalle fiamme, con danni che superano le diecimila euro ad ettaro, tra costi immediati per lo spegnimento e la bonifica e costi a lungo termine per la ricostituzione dei sistemi ambientali ed economici delle aree devastate.

Martedì 2 luglio 2024

© TUTTI I DIRITTI RISERVATI

 
For Latest Updates Follow us on Google News
 

PREV Il Comune vince il ricorso contro la riduzione degli orari degli uffici postali – .
NEXT «Water everywhere, so we escaped» Gazzetta di Modena – .