Nella provincia di Foggia i campi sono in balia delle ecomafie, con lo scarico nei campi di rifiuti di ogni genere – insiste Coldiretti Puglia – provenienti anche dalle regioni limitrofe, poi bruciati, con danni economici e ambientali incalcolabili, ad Andria nella BAT rifiuti di ogni genere vengono abbandonati negli uliveti arrecando danno all’ambiente e all’immagine della cittànella provincia di Brindisi si registrano sempre più segnalazioni di sversamenti notturni di rifiuti nei campi, tra cui Eternit e pneumatici.
Tra le raccomandazioni elaborate dalla Coldiretti, la prima regola da seguire nei boschi è – afferma la Coldiretti – quella di evitare di accendere fuochi non solo nelle zone boschive, ma anche in quelle coltivate o nelle loro vicinanze, mentre nelle aree attrezzate, dove è consentito, è necessario controllare costantemente la fiamma e verificare prima di partire non solo che il fuoco sia spento, ma anche che la brace sia completamente fredda. Soprattutto in campagna – specifica la Coldiretti – non gettare mai mozziconi di sigaretta o fiammiferi accesi dall’auto e quando si è scelto il luogo in cui sostare, controllare che la marmitta dell’auto non sia a contatto con erba secca che potrebbe prendere fuoco.
Inoltre – prosegue la Coldiretti – non abbandonare mai rifiuti o immondizia nelle zone boschive o nelle loro vicinanze e in particolare evitare di disperdere nell’ambiente contenitori sotto pressione (bombolette di gas, deodoranti, vernici, ecc.), che potrebbero facilmente esplodere o incendiarsi a causa delle alte temperature. In caso di incendio – consiglia la Coldiretti – non prendere iniziative autonome, ma restare sempre al riparo dal vento, evitando di essere circondati dalle fiamme, e informare tempestivamente le autorità competenti.
Poiché – prosegue la Coldiretti – si stima che 6 incendi su 10 siano provocati volontariamente, anche da piromani o da malintenzionati interessati a distruggere le foreste, è necessario collaborare con il Corpo forestale e con le forze di Pubblica sicurezza per fermare comportamenti sospetti o dolosi favoriti dallo stato di abbandono delle foreste demaniali.
Ci vorranno almeno 15 anni – conclude la Coldiretti – per ripristinare completamente le aree verdi distrutte dalle fiamme con danni per oltre diecimila euro a ettaro tra costi immediati per lo spegnimento e la bonifica e costi a lungo termine per la ricostituzione dei sistemi ambientali ed economici delle aree devastate.