Il premier Giorgia Meloni interviene su Rai 1 su “Porta a Porta” e non lo dice a Giuseppe Conte. È il leader del Movimento 5 Stelle l’obiettivo principale dei suoi attacchi allo sperpero dei fondi pubblici per i bonus edilizi. “Il Superbonus e gli altri bonus edilizi costano quasi 200 miliardi. Una legge finanziaria vale tra i 20 e i 30 miliardi di euro. Cosa abbiamo fatto con queste risorse? Ristrutturato meno del 4% del patrimonio immobiliare, prevalentemente seconde case, con una spesa di 135 euro per ogni cittadino, neonati compresi. Cosa abbiamo fatto con queste risorse? Meno del 4% del patrimonio italiano è stato ristrutturato, soprattutto seconde case. Cose ha detto che il Pil è cresciuto, ma è il rimbalzo del gatto morto del 2021 sul 2020. Quel rimbalzo valeva i 200 miliardi che avevamo compromesso? Abbiamo utilizzato quelle risorse per ristrutturare soprattutto le seconde case, cioè di persone che principalmente potevano permetterselo”.
“E Conte lo conferma” aggiunge Meloni che ricorda: “Ad un certo punto ha detto: diversi rappresentanti della maggioranza hanno utilizzato il Superbonus. Quindi abbiamo utilizzato questi soldi per far ristrutturare le case dei parlamentari? Meno male che hanno dovuto aprire il Parlamento come una scatoletta di tonno”.
In arrivo un maxi condono edilizio: “Interesserà l’80% delle case”
La Meloni torna anche sulla cosiddetta sanatoria Salvini anticipata oggi dal ministro delle Infrastrutture, senza che lo stesso premier ne fosse stato informato. “Salvini mi ha accennato una cosa qualche tempo fa, poi ho visto che oggi ha ribadito che sta lavorando su questa norma ma io non lo so, non sono in grado di esprimere un giudizio. Ho letto il comunicato del Ministero dei Trasporti in cui si parla di sistemare piccole difformità interne, cioè se si alzasse un tramezzo per fare due stanze dove ce n’era una. Se è così parliamone, è ragionevole, ma non posso ragionevolmente commentare una regola che non ho letto”.
