Pd sull’attacco alle parole del vicedirettore del Tg1 Incoronata Boccia che durante la trasmissione ‘Che sarà’ ha parlato dell’aborto come di un “reato e non di un diritto”, parole ritenute “inaccettabili” dai Dem.
«Sto per dire – ha detto Boccia parlando a Serena Bortone – che sto per dire parole forti, lungi da me giudicare storie e persone, ma si giudica il principio. Stiamo scambiando un crimine con un diritto. Qui abbiamo paura, anche la politica, di dire che l’aborto è un omicidio. Non l’ho detto: quando il Premio Nobel per la Pace fu assegnato a Maria Teresa di Calcutta, i potenti della terra tremarono perché quando le chiesero quale fosse il dramma più grande dell’umanità con coraggio quella donnina disse aborto, non guerra”.
Incoronata Boccia – La senatrice del Pd Cecilia D’Elia attacca: “Sei libera di portare avanti la tua crociata ma non puoi svolgere il ruolo di manager del servizio pubblico, cioè di qualcuno che deve rappresentare le opinioni di tutti”. Gli ha fatto eco Sandro Ruotolo, responsabile dell’informazione presso la segreteria nazionale Dem.
La risposta da destra non si è fatta attendere. “Ancora una volta la sinistra mostra tutta la sua ipocrisia: a parole difende la libertà di pensiero e di espressione ma nei fatti, quando questa non trova il suo favore, diventa il più zelante dei censori – si legge in una nota dei deputati di Fratelli d’Italia in Commissione Vigilanza Rai – È quanto sta accadendo alla vicedirettrice Incoronata Boccia, oggetto in queste ore di un vergognoso linciaggio mediatico da parte della sinistra”.
“Il motivo – prosegue una nota – è quello di aver espresso un parere personale sul tema dell’aborto, che evidentemente non trova il favore della sinistra. L’ennesima dimostrazione di intolleranza da parte della sinistra, che conferma ancora una volta di avere una libertà del tutto particolare e personale”.
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