stile e contenuto senza urlare, merita la finale – .

stile e contenuto senza urlare, merita la finale – .
stile e contenuto senza urlare, merita la finale – .

La Nazionale italiana è uscita dagli Europei di calcio, ma la RAI no. Le serate di calcio dominano gli ascolti televisivi e la squadra di commentatori e opinion maker di RaiNews, a differenza di quanto visto in studio dove c’è ancora qualcosa da registrare, sembra aver completato e consolidato il processo di modernizzazione avviato con i recenti Mondiali di calcio Qatar. In questa squadra Andrea Stramaccioni e Lele Adani sono sicuramente i profili di spicco ma, se ai Mondiali l’esaltazione della calcio di Lele Adani ha rubato la scena a tutti, compreso Stramaccioni duramente criticato per la telecronaca ‘posseduta’ di Argentina-Arabia Saudita, in questo momento l’ex allenatore dell’Inter si sta rivelando il miglior telecronista che abbiamo in Italia.

L’unica cosa che accomuna Andrea Stramaccioni e Lele Adani è la dubbia affidabilità come allenatori di una squadra di calcio. Le differenze come commentatore, tuttavia, sono molte. Lele Adani ama l’enfasi ed è bravo, indiscutibilmente bravo, ma spesso esagera e non rimane attuale andare dietro al calcio, al gioco del singolo, tanto da risultare spesso fuori contesto. Come in Portogallo-Cechia, il gol del 2-1 di Diogo Jota è stato annullato per fuorigioco. Cancelo fa un cross da centrocampo e Adani perde la testa: “Cominciamo a parlare di calcio come si deve! Questa è la mossa più portoghese della serata. Il movimento per aprire e liberare un terzino con i piedi di un trequartista. Questo è Cancelo!”. Poor Stefano Bizzotto: “C’è un controllo in corso…”. Adani, tuttavia, ora se n’è andato: “Ma il gioco! Ci interessa il gioco! È stato costruito a dovere!”. La frase successiva di Bizzotto è una frase: “Fuorigioco. Gol annullato.” Ecco perché la coppia formata da Alberto Rimedio e Lele Adani rimarrà sempre troppo sbilanciata. Uno è sempre costretto a rincorrere l’altro, anche chi tira più forte, perdendo di vista l’oggettività del gioco.

Un aspetto che però non si può dire di Andrea Stramaccioni che, con i suoi interventi, completa il racconto di Dario Di Gennaro. Stramaccioni mette al primo posto i fatti. Aggiunge, se possibile, informazioni pertinenti a ciò che lo spettatore sta guardando. Come ieri sera, in Spagna-Georgia, nel caso del gol di Rodri che ha pareggiato la partita poco prima dell’intervallo e che è stato valutato per la possibile posizione di Morata, disturbando il portiere georgiano Mamardashvili. Stramaccioni lo dice subito forte e chiaro: “Il punto è il punto di vista. Se il giocatore che si trova davanti al portiere è in posizione irregolare: allora è fuorigioco. È un obiettivo. Lo avranno valutato: non ha alcuna incidenza sull’azione”. Perfetto equilibrio tra passione e professionalità senza alzare troppo la voce (ieri Kvara ha quasi segnato un gol da dietro il centrocampo e non è riuscito a trattenersi).

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Dario Di Gennaro and Andrea Stramaccioni

Tutto sommato, Andrea Stramaccioni è probabilmente il miglior opinionista del momento. Stile e contenuto con l’uso della frizione, cioè senza urlare. Un tesoro da tutelare per la Rai che meriterebbe più spazio, anche per essere lì, in cuffia, a raccontare la finale di un Europeo che, per anzianità, sembra destinato ad Alberto Rimedio e Antonio Di Gennaro. Una vergogna.

Gennaro Marco Duello (1983) è un giornalista professionista. Laureata in Scienze della Comunicazione presso Suor Orsola Benincasa di Napoli. Collabora con Fanpage.it dal 2011. Ha esordito nella narrativa nel 2022 con il romanzo Un male purissimo (Rogiosi). California Milk Bar – La voragine di Secondigliano (Rogiosi, 2023) è il suo secondo romanzo.

 
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