La pompa di calore che non consuma energia è un’invenzione italiana troppo bella per essere vera – .

Anni e anni di studi e decine di principi, tra cui anche il secondo principio della termodinamica, non avrebbero validità se fosse vero quanto affermato dal DL EnergyPoint di Cuneo: è possibile costruire una pompa di calore che non solo non consuma nulla, ma riesce anche a generare un po’ di energia da utilizzare per la casa.

Il prototipo di questa pompa di calore è stato portato a Key Energy, la fiera dell’energia tenutasi la settimana scorsa a Rimini. Passeggiando per gli spazi espositivi, più avanti in un altro articolo vi racconteremo cosa abbiamo visto, ci siamo imbattuti in un’unità esterna modificata in grado di eliminare i consumi della pompa di calore.

Il prototipo della pompa di calore per il raffrescamento/riscaldamento

Un sistema brevettato “made in Italy”, che secondo i titolari dell’azienda avrebbe attirato l’interesse non solo dei visitatori ma anche dei manager di molte aziende, tra cui Daikin.

Come funzionerebbe questo sistema rivoluzionario? Secondo chi lo ha progettato, e chi lo ha costruito, aggiungendo un generatore a magneti permanenti opportunamente modificato riuscirebbero a ricavare energia sufficiente dalla rotazione del ventilatore dell’unità esterna sia per alimentare la pompa di calore che per alimentare parte della casa.

All’interno della pompa di calore ci sarebbe una piccola batteria che serve solo ad innescare la rotazione iniziale del ventilatore; quest’ultimo, collegato al generatore a magnete permanente, porterebbe, grazie all’elevato numero di giri e alla totale assenza di attriti (???), a generare in uscita una corrente sufficiente sia a ricaricare la batteria, alimentando la pompa di calore , e per introdurre energia in casa.

Il generatore montato davanti alla ventola

Il modello portato in fiera sarebbe di piccole dimensioni, ma secondo l’azienda esistono comunque generatori compatti che raggiungono i 6 kilowatt. Insomma, una centrale elettrica in miniatura, che secondo DL EnergyPoint genera energia semplicemente sfruttando il movimento del ventilatore, come una pala eolica: come scritto sul cartello di presentazione esposto allo stand, può funzionare anche off-grid, invece non serve corrente e consuma zero.

Non sappiamo se essere più increduli di fronte a ciò che abbiamo avuto davanti agli occhi per circa mezz’ora, mezz’ora in cui hanno cercato di convincerci che se l’avessero acceso sarebbe rimasto acceso per sempre, o per il fatto che tra i visitatori di una fiera dei professionisti dell’elettricità ci sono anche visitatori che, durante il nostro dibattito sull’impossibilità di generare energia dal nulla, ci hanno fatto notare che se qualcosa non esiste ancora è solo perché qualcuno non l’ha ancora fatto non l’ho ancora inventato. “È un’idea così banale che ci stupiamo addirittura di essere stati noi ad avere l’intuizione“, ci dicono.

Alla nostra richiesta del brevetto registrato, però, la risposta è stata secca”Buongiorno, non possiamo comunicare la domanda in quanto rimane segreta per 18 mesi dal deposito”.

Aspettiamo il brevetto e aspettiamo la fine dell’anno, quando il prodotto finale dovrebbe entrare in produzione.

Aggiornamento: siccome qualcuno potrebbe pensare che secondo noi sia possibile che questa cosa possa funzionare, se non fosse chiaro lo chiariamo subito: riteniamo assurdo che un prodotto simile sia stato portato ad una fiera dell’energia. Non esiste alcun principio secondo il quale questo prodotto potrebbe mai funzionare

 
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