Chiara Ferragni fuori dal nuovo consiglio di amministrazione Tod’s – .

Chiara Ferragni fuori dal nuovo consiglio di amministrazione Tod’s – .
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Chiara Ferragni esterni al Consiglio di Amministrazione Tod’s. Il popolare influencer, finito nell’occhio del ciclone negli ultimi mesi per le vicissitudini della Porta del Pandoro, non sarà riconfermato nel consiglio di amministrazione dell’azienda specializzata nella produzione di calzature, abbigliamento e accessori di lusso. Di.Vi. Finanziarioveicolo controllato da Diego Della Valleche detiene il 50,291% del capitale di Tod’s, ha presentato nell’assemblea di aprile la lista di maggioranza per il rinnovo del cda dell’azienda marchigiana di abbigliamento. E tra i nove candidati non figura l’imprenditore digitale.

Chiara Ferragni non è però l’unico nome importante a distinguersi per la sua assenza dal prossimo consiglio di amministrazione Tod’s. Allo stesso modo, infatti, l’ex presidente della Ferrari non verrà riconfermato, Luca Cordero di Montezemoloe l’ex presidente della Bnl, Luigi Abete. La lista dei nomi pronti a entrare nel prossimo consiglio è invece guidata dallo stesso presidente e amministratore delegato, Diego Della Valle e si vede Maria D’Agata (general counsel di Intercos) al secondo posto. Il terzo nome della lista, secondo quanto si apprende, è quello di Andrea Della Valleattuale vicepresidente del gruppo Tod’s.

Certo, dal punto di vista mediatico, la mancata riconferma di Chiara Ferragni è probabilmente quella destinata a fare più notizia. Entrata nel consiglio di amministrazione dell’azienda nell’aprile 2021, l’imprenditrice digitale aveva fatto impennare il titolo con il solo annuncio del suo ingresso nel consiglio. A quel tempo, il cosiddetto Effetto Ferragni è stato subito quantificato in quasi 100 milioni di euro. Poi, però, l’influencer è emerso come il consigliere con il maggior numero di assenze. Secondo i documenti della società guidata da Diego Della Valle, nei primi due anni dal suo insediamento la Ferragni ha partecipato solo a tre riunioni del cda su 17 complessive. Un tasso di assenteismo dell’82,4%.

A livello di immagine, il momento non è certo dei migliori per il popolare imprenditore digitale.

Iscritta nel registro degli indagati di Milano, con l’ipotesi di truffa aggravata in riferimento ad alcune operazioni di beneficenza, la Ferragni ora cerca di rimettersi in piedi dopo la bufera mediatica che l’ha colpita negli ultimi mesi e che non è ancora del tutto finita.

 
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