Che tipo di vettura costruirà in Italia il cinese Dongfeng – .

Che tipo di vettura costruirà in Italia il cinese Dongfeng – .
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La cinese Dongfeng Motor Group diventerà davvero la seconda azienda produttrice di automobili in Italia? È questa la domanda che circola dopo la notizia annunciata da Bloomberg, secondo la quale la casa automobilistica cinese, già partner di Stellantis, sta valutando la possibilità di aprire nel nostro Paese uno stabilimento in grado di produrre più di 100mila veicoli all’anno.

Tutte le ipotesi sul tavolo

I colloqui con il governo di Roma sono ancora in una fase preliminare, secondo quanto confermato dal ministro delle Imprese e Mady in Italia Adolfo Urso. Precisa però che sono in corso trattative anche con altre case automobilistiche, non solo quelle asiatiche.

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“Le case automobilistiche – ha detto Urso – sono consapevoli che nel percorso di reindustrializzazione europea sarà sempre più necessario produrre in Europa per il mercato europeo. Questo vale anche per le case automobilistiche che stanno infatti dialogando con diversi Paesi europei per capire dove realizzare i loro prodotti. fabbriche per il mercato interno europeo”. Le case automobilistiche cinesi, pressate dal calo della domanda interna, rivolgono così lo sguardo verso l’Europa, che sta attivando diversi strumenti per determinare il percorso di transizione energetica. Tuttavia, Bruxelles ha recentemente avviato un’indagine antisovvenzioni sulle auto elettriche di fabbricazione cinese, prevedendo tariffe fino a due cifre.

L’interesse delle aziende cinesi in Europa

Non è la prima volta che la stampa riporta notizie di dialoghi in corso tra Roma e una casa automobilistica straniera. Nel mese di marzo l’agenzia di stampa Reuters ha riferito di discussioni approfondite con la cinese Chery. Un mese prima, però, lo stesso ministro Urso aveva rivelato di essere entrato in contatto con Tesla e tre case automobilistiche cinesi: Chery, Great Wall Motor e BYD. Quest’ultimo sarebbe stato contattato dal governo di Roma nell’ambito degli sforzi dell’Italia per attrarre una seconda casa automobilistica oltre a Stellantis. Il colosso cinese delle auto elettriche BYD non ha negato di aver parlato con il dirigente italiano, ma sembra che lo abbia fatto solo prima di scegliere di aprire il suo primo stabilimento in Ungheria.

Dongfeng e Chery stanno seguendo le orme di BYD. Chery, infatti, ha siglato un accordo per costruire il suo primo stabilimento europeo nella zona franca industriale di Barcellona, ​​​​​​Spagna, con Ebro-EV Motors. Le auto prodotte in Spagna saranno commercializzate dalle case automobilistiche spagnole con il marchio Omoda.

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Cosa produrrà Dongfeng

Il colosso cinese Dongfeng, nato nel 1968 a Wuhan, produce automobili con il gruppo PSA (Peugeot e Citroen), Stellantis e Honda. Ma come altri importanti marchi cinesi, anche Dongfeng soffre del calo della domanda interna di auto a benzina. Dopo aver raggiunto il picco nel 2017 con 2,83 milioni di consegne, lo scorso anno le vendite di Dongfeng sono scese a 1,72 milioni, con un calo del 38%. Tradizionalmente è considerata una delle “Big Three” case automobilistiche, ma oggi con 671mila auto vendute nel 2023, l’azienda è la più piccola delle “Big Four” dell’automotive cinese, insieme a Chang’an Motors, FAW Group e Motore SAIC. Il governo Meloni offrirà nelle prossime settimane alcune opzioni per i siti produttivi.

Quindi cosa aspettarsi? L’azienda cinese potrebbe produrre in Italia auto ibride o alimentate a idrogeno. Dongfeng, inoltre, lavora da tempo sull’utilizzo dell’idrogeno per alimentare i motori dei veicoli industriali e ha una collaborazione continua con Nissan Venucia per commercializzare un’auto a H2. Non manca l’attenzione all’impianto elettrico. L’unità automobilistica elettrificata di Dongfeng, Voyah, ha appena debuttato con i suoi modelli elettrici alla Settimana del Design di Milano. Segno che l’azienda cinese sbarcherà non solo sul mercato italiano, ma anche su quello tedesco e spagnolo.

 
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