Vengono vendute sempre meno case e sempre più piccole – .

Di Francesco Cittadini *

L’Osservatorio del mercato immobiliare dell’Agenzia delle Entrate ha pubblicato i rapporti annuali sulle compravendite del settore residenziale e non residenziale per l’anno 2023. Secondo la fotografia scattata dall’Omi, gli italiani hanno acquistato meno case di circa 76mila unità rispetto a l’anno precedente. I maggiori cali si osservano nel Centro e nel Nord Italia. Complessivamente le compravendite sono state quasi 710mila, in calo del 9,7% rispetto al 2022. Di seguito la tabella riepilogativa sul totale degli immobili in Italia e sul numero di transazioni (NTN).


Il focus sul residenziale suddiviso per area geografica conferma la debolezza del trend nel Centro Italia.

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La superficie media delle abitazioni vendute è stata di circa 106 mq. Come spesso accade, all’interno della media gli andamenti sono diversi. Gli immobili residenziali permutati nei comuni non capoluogo sono mediamente più grandi (quasi 110 mq) rispetto agli immobili venduti nei comuni capoluogo (mediamente 97,7 mq). Le abitazioni più richieste sono quelle di superficie compresa tra 50 e 85 mq, con stipulazioni per 221mila transazioni, il 31% del totale. Sono state acquistate quasi 188mila abitazioni di dimensione superiore, con una superficie compresa tra 85 e 115 mq. Un’altra fetta del mercato, con il 17% del totale, è rappresentata dalle case di grandi dimensioni, quelle con superficie superiore a 145 mq. Il calo delle compravendite riguarda tutte le fasce dimensionali ma i maggiori cali (-11%) riguardano le abitazioni sopra gli 85 mq. Il dato meno negativo si riscontra nella scelta delle piccole abitazioni fino a 50 mq.

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Dal punto di vista regionale, Lombardia e Lazio detengono la quota maggiore del mercato italiano e registrano entrambe un calo delle vendite rispettivamente dell’8,9% e del 12,5%. Anche altre regioni con quote di mercato importanti, come Emilia-Romagna, Piemonte e Veneto, perdono rispettivamente il 12%, 8,9% e 10,7% rispetto al 2022. Cali a doppia cifra si registrano nei mercati del Friuli-Venezia Giulia, Valle d’ Aosta, Umbria e Marche, territori che rappresentano però una quota marginale del volume nazionale. In Toscana si registrano cali del 14% e in Puglia dell’11%.

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Tra le città, i cali più marcati si riscontrano a Bologna – -16% – e a Roma che fa da capofila con il 14,4%. La Capitale è la città italiana con il maggior volume di compravendite immobiliari, con un livello che supera le 34mila unità, pari al 32% del volume degli scambi delle grandi città. Abbastanza consistenti i cali anche a Milano e Firenze, che registrano un calo delle compravendite del 13,2% e del 12,8% sul 2022. La superficie media delle residenze acquistate nelle grandi città è di 89 mq. Queste risultano più piccole, se paragonate alla media nazionale di 106 mq e anche rispetto al passato. La superficie media delle case scambiate nelle grandi città è infatti leggermente in calo o resta costante come accade solo a Milano.

Ecco il report completo: Rapporto immobiliare 2024 – settore residenziale (agenziaentrate.gov.it)

* Francesco Cittadini – Dottore Commercialista – Tartuferi & Associati

 
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