Il manager del gruppo Stellantis fa un annuncio sul futuro che spaventa tutti. Ecco cosa devi fare velocemente.
Il mercato dell’auto sta vivendo una fase di ripresa dopo anni molto complicati, e anche il gruppo Stellantis è uno dei personaggi più chiacchierati nel panorama mondiale, ma anche in Italia. Le tensioni con il Governo hanno caratterizzato l’ultimo periodoe il sequestro da parte delle autorità di Fiat Topolino al porto di Livorno non ha aiutato a calmare le acque. Negli ultimi giorni però sono emerse buone notizie per Mirafiori, dove il Fiat 500 Ibrido.
Tra Stellantis e il nostro esecutivo vi è quindi evidenza di distensione, ed è ormai chiaro che tutti devono remare nella stessa direzione, per provare a combattere un “nemico” comune. Parliamo ovviamente della Cina, che ha un grande vantaggio nelle auto elettriche, e che ha subito diverse critiche per la sua capacità di mantenere bassi i prezzi di vendita. Il patron della holding multinazionale olandese ha parlato chiaro.
Stellantis, Tavares e la grande minaccia cinese
La Cina è la grande rivale dei marchi globali, visto il grande vantaggio che ha accumulato sulle auto elettriche. Carlo TavaresCEO di Stellantis ha capito che la Cina va combattuta e non limitatacosa dichiarata anche dal suo omologo in Ferrarivale a dire Benedetto Vigna. Parlando alla stampa, il tecnico portoghese ha delineato una situazione vantaggiosa per il Paese del Dragone, sul quale c’è ancora molto terreno da recuperare.
Ecco le sue parole: “Contro la Cina abbiamo due scelte davanti a noi: protezionismo o lotta. L’Europa ha scelto la prima strada, ma non sono d’accordo e penso che sia solo un impoverimento. Se non competi per la ricchezza nel mondo di oggi, diventi più poveroe forse non lo fai perché qualcuno ti dice di non farlo“.
L’amministratore delegato di Stellantis ha una visione chiara di ciò che occorre fare per cercare di contrastare l’offensiva cinese: “Dal mio punto di vista, È una corsa in corso e se non gareggi tu, qualcun altro vincerà. Penso che sia una follia dire ai cittadini europei di non lottare perché qualcuno li proteggerà. Dobbiamo inseguire i cinesi, la corsa è già iniziata. Al momento hanno un bel vantaggio, il 30% solo sui costi. Il nostro sarà un lavoro molto duro“.
