fino a 37€ in meno al mese su un prestito da 126mila – .

fino a 37€ in meno al mese su un prestito da 126mila – .
fino a 37€ in meno al mese su un prestito da 126mila – .

Gli effetti positivi del primo taglio del tasso dopo i repentini rialzi iniziati a luglio 2022, si faranno sentire su famiglie, imprese e Stato. Ci sarà un sollievo immediato per chi si è indebitato, ad esempio, per comprare una casa con un reciproco A tasso variabile. Il parametro da guardare con attenzione è l’Euribor, il tasso al quale le banche scambiano moneta tra loro e che costituisce il parametro principale su cui è costruito il tasso variabile del mutuo. L’Euribor si è subito adeguato alle decisioni della Banca Centrale e il tasso a un mese è sceso al 3,68%, mentre quello a tre mesi si è attestato al 3,75%. Secondo le stime di Mutuionline.it, su un mutuo da 250mila euro per l’acquisto di una casa il risparmio potrebbe arrivare a 37 euro al mese. Un risparmio molto simile a quello calcolato da Facile.it, che prevede una riduzione della rata mensile di 18 euro su un mutuo da 126mila euro, che potrebbe salire a 37 euro a dicembre.

Bce, tasso tagliato di 25 punti base: prima volta dal 2019. BTP, rendimento decennale sale al 3,87%, spread in rialzo

Il taglio dei tassi, ma soprattutto le prospettive che la Bce prosegua sulla strada dell’allentamento monetario, incide non solo sul costo dei mutui in essere, ma anche su quelli offerti dalle banche per l’acquisto di nuove case. Secondo uno studio Fabi, basato sulle aspettative di un taglio da parte della Bce, i tassi sarebbero già scesi dai livelli medi del 5% del 2023 al 3,68%. Ora potrebbero scendere ulteriormente al 3,45%. Su un mutuo da 200mila euro della durata di 25 anni il risparmio complessivo sarebbe di 62mila euro.

I benefici non riguarderanno solo le famiglie. Le imprese potranno anche finanziarsi a tassi più bassi. «Per quanto riguarda il credito alle imprese», ha spiegato Simone Capecchi, direttore esecutivo del Crif, «l’alto livello dei tassi di interesse è stato uno dei fattori che ha maggiormente inciso sulle PMI italiane. La decisione di tagliare”, ha detto, è un punto di svolta”. E lo stesso vale anche per lo Stato, vista la necessità di collocare ingenti quantità di titoli pubblici. Non solo. Il taglio dei tassi, come ha sottolineato Lando Maria Sileoni della Fabi, darà impulso al Pil. Non è un caso che ieri il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti sia stato tra i primi ad applaudire la prima riduzione dei tassi (“una decisione necessaria, speriamo che il taglio sia solo il primo passo”, ha detto).

IL PASSAGGIO

La domanda che molti si pongono a questo punto è quanti altri tagli effettuerà la Banca Centrale Europea quest’anno. La governatrice Christine Lagarde non si è sbilanciata. Nella consueta conferenza stampa avete ribadito ancora una volta che le decisioni verranno prese di volta in volta in base ai dati. Bisognerà quindi guardare all’andamento dell’inflazione e in particolare ai salari e alla prestazione dei servizi. Il costo della vita si sta rivelando più vischioso del previsto. L’inflazione ha rialzato la testa nell’ultimo mese e la BCE ha rivisto al rialzo tutte le sue stime.

© TUTTI I DIRITTI RISERVATI

Leggi l’articolo completo su
Il Messaggero

 
For Latest Updates Follow us on Google News
 

PREV quando inizia l’estrazione e perché è importante per la transizione verde – .
NEXT Inflazione in Italia stabile allo 0,8%, tra le più basse d’Europa – QuiFinanza – .