cosa è stato scoperto – .

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La foto che fa venire la pelle d’oca anche agli studiosi, ecco cosa hanno scoperto. Ci sono foto destinate a restare negli annali, capaci di far parlare di sé anche anni e anni dopo essere state scattate. Le foto, del resto, immortalano un attimo, un paesaggio, una persona, conservandone la natura per sempre. Esistono però foto straordinarie il cui soggetto è molto diverso da quello che potremmo immaginare.

La foto che fa venire la pelle d’oca anche agli studiosi – Viaggi.Nanopress.it

La foto in questione è, senza ombra di dubbio, sicuramente una di queste. Rientra in quelle categorie di foto assurde che nessuno avrebbe mai potuto immaginare possibili. Una fotografia che quando viene mostrata fa venire la pelle d’oca in tutti i sensi della parola. La fotografia, del resto, è resa speciale proprio dal momento che è riuscita a catturare.

La foto che fa venire la pelle d’oca è il motivo

Ce ne sono anche alcuni studi scientifici riguardanti la fotografia, ricerche condotte da studiosi e riportate su riviste di psicologia. Secondo questi studi, infatti, scattare una foto di un momento che stiamo vivendo ci renderebbe ancora più felicio lo scatto migliorerà ancora di più quel momento. Sapere che con quello scatto stiamo immortalando quel momento di gioia, di bellezza, ci dà la consapevolezza di poterlo rivivere in futuro.

Queste sarebbero le ragioni che stanno dietro a ciò che c’è dietro una fotografia. Ci sono però alcune cose scatti destinati ad essere unici ad esempio per il soggetto ripreso, per l’attimo irripetibile immortalato nella foto, per le sensazioni e, in alcuni casi, le emozioni che riescono a farci provare.

La foto protagonista di questo articolo rientra proprio in quest’ultima categoria, quella di foto uniche, originali, irripetibili. Questo scatto, del resto, è riuscito a stupire anche gli studiosi. Gli scienziati in camice bianco con la loro razionalità, fredda e distaccata nell’immaginario collettivo, si sono praticamente sciolti davanti a questo scatto. La foto in questione lo è il punto blu pallido.

Cape Canaveral negli Stati Uniti – Viaggi.Nanopress.it

Dopo tanti anni questo scatto è ancora capace di far parlare di sé e di suscitare forti emozioni e sensazioni in chiunque guardi la foto e ne ascolti il ​​racconto. Riguarda una fotografia scattata dalla sonda Voyager 1, una delle prime sonde lanciate dalla Terra per esplorare lo spazio fuori dai confini del sistema solare. Il suo lancio risale agli anni settanta Cape Canaveral negli Stati Uniti.

Uno scatto entrato nella storia stessa dell’umanità

La sonda spaziale raggiunse l’incredibile distanza del pozzo a sei miliardi di chilometri dal nostro pianeta. In quell’occasione la Voyager 1, che nonostante tutti questi anni è ancora attiva, riuscì a superare l’orbita di Nettuno. Nel 1990 da quello spazio immenso, a sei miliardi di chilometri di distanza, la sonda è riuscita a immortalare il nostro pianeta.

Un punto luminoso nello spazio immenso, questa è la Terra dentro quello scatto, proprio per questo, però, lo scatto è in grado di farci vivere sensazioni uniche e farci riflettere su quanto siamo una parte immensamente piccola dell’universo. I pensieri che scaturiscono dalla foto la rendono unica, irripetibile ed eterna.

 
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