Anche Niki de Saint Phalle nel programma autunnale del Mudec di Milano – .

Anche Niki de Saint Phalle nel programma autunnale del Mudec di Milano – .
Anche Niki de Saint Phalle nel programma autunnale del Mudec di Milano – .

Dalla mostra su Niki de Saint Phalle alla retrospettiva dedicata a Dubuffet e all’Art Brut, passando per l’artista argentina, performer e attivista per i diritti LGBTQ+ La Chola Poblete e la fotografia: il Mudec – Museo delle Culture di Milano si prepara a un autunno ricco di progetti espositivi. La programmazione dell’ultimo trimestre del 2024, a partire da settembre, si concentrerà sul potere terapeutico, sociale e politico della pratica artistica. L’ARTE DI NIKI DE SAINT PHALLE IN MOSTRA A MILANO Dal prossimo 5 ottobre al 16 febbraio 2025, l’istituzione milanese porta in città oltre 100 opere dell’artista franco-americana Niki de Saint Phalle, autrice dell’originale e suggestivo Giardino dei Tarocchi di Toscana. Pittrice e scultrice, regista e performer, l’autrice di Nanas è stata una figura poliedrica, portavoce delle battaglie femministe della sua epoca; la sua produzione incarna il fermento politico e artistico degli anni Sessanta e Settanta. Curato dalla critica d’arte Lucia Pesapane, il progetto espositivo – realizzato in collaborazione con la Niki Charitable Art Foundation – rende omaggio al suo eclettismo con una selezione eterogenea che comprende, tra le altre, una scultura allestita nel cortile esterno, alcune opere di grandi dimensioni , scatti e abiti della Maison Dior per la quale l’artista è stato modello. IL MUDEC CELEBRA ART BRUT E DUBUFFET Quasi parallelamente, dal 12 ottobre al 16 febbraio 2025, Dubuffet e Art Brut apriranno le porte al Mudec. L’arte degli outsider. Celebrando la visione rivoluzionaria del movimento artistico parigino e del suo creatore Jean Dubuffet, la mostra riunisce oltre 70 opere provenienti dalla Collection de l’Art Brut di Losanna, tra cui le magnifiche composizioni di Aloïse Corbaz e Adolf Wölfli, le sculture di Émile Ratier e i dipinti di Carlo Zinelli. Curata da Sarah Lombardi e Anic Zanzi, la mostra è divisa in quattro sezioni, che indagano il linguaggio crudo e non convenzionale di questa tendenza espressiva. Nel primo spazio un corpus di opere e documenti delinea il contesto storico dell’Art Brut, mentre nel secondo una selezione di opere esplora l’ampia ricerca intellettuale di Dubuffet, che fu artista, ma anche scrittore e collezionista. Il terzo e il quarto capitolo, infine, approfondiscono i temi del corpo e le credenze ricorrenti nel genere artistico, attivando uno specifico collegamento con le collezioni del Mudec. FOTOGRAFIA E ARTE CONTEMPORANEA NELL’AUTUNNO DEL MUDEC Il programma prosegue con la nomina dell’Artista dell’anno del Premio Deutsche Bank: la vincitrice di quest’anno, La Chola Poblete, presenta la sua mostra personale Guaymallén, una riflessione sull’eredità della colonizzazione e sulle pratiche di resistenza . Dal 13 settembre al 20 ottobre l’artista e attivista argentino trasforma il museo in uno spazio religioso ed erotico, espressione delle lotte femministe, indigene e queer. Dal 7 novembre al 15 dicembre, infine, torna la mostra fotografica Deloitte Photo Grant, dedicata ad artisti affermati ed emergenti. Bisognerà invece aspettare marzo 2025 per visitare Travelogue: la mostra che promette di rileggere le collezioni etnografiche del Mudec attraverso oggetti legati al viaggio, sia esso materiale, rituale, mitico o diasporico.[Immagine in apertura: Niki de Saint Phalle à Soisy-sur-École, avril 1983. ©️ Photo Leonardo Bezzola]

 
For Latest Updates Follow us on Google News
 

PREV A Milano, mostra Swarovski a Palazzo Citterio. Aspettando la Grande Brera – .
NEXT CA’ INUA, quando la casa si fonde con il territorio – .