«Volevo essere la più bella di tutte e per un po’ ci sono riuscita. A 50 anni mi mancano i maschi alfa” – .

«Volevo essere la più bella di tutte e per un po’ ci sono riuscita. A 50 anni mi mancano i maschi alfa” – .
«Volevo essere la più bella di tutte e per un po’ ci sono riuscita. A 50 anni mi mancano i maschi alfa” – .

Se te lo avessi chiesto Costantino Vitagliano quello che avrebbe voluto fare da grande avrebbe risposto: «La più bella di tutte. E, per un po’, ci sono riuscito”. Ma da quando la malattia autoimmune che gli stava quasi costando la vita si è presentata alla sua porta, Costantino Vitagliano, che ha sempre sfruttato la sua bellezza per lavorare oltre che per sentirsi bene con se stesso, non gli piace più. «Fino allo scorso ottobre mi sono sempre piaciuto, tanto che nella mia vita andavo in giro nudo anziché vestito, ma ora ho quasi paura di guardarmi allo specchio», dice Costantino, che compirà 50 anni il 10 giugno . «Festeggerò come ogni anno con mia figlia, visto che amo stare con lei. Poi, con tutta calma, farò una grande festa con gli amici più cari, quelli veri”.

Che immagine ti restituisce oggi lo specchio?
«Un’immagine che non mi piace. Ho l’acne giovanile, un po’ di pancia, sono sottopeso. Sono in una fase della vita in cui sto cercando di ritrovare la fiducia in me stessa, anche se prima della malattia non avevo mai fatto iniezioni o botox anche se me lo hanno suggerito più volte.”

Quanti anni senti di avere?
«Fino a qualche mese fa molti meno. Dopo quello che mi è successo, lo sento ancora di più”.

Parla della malattia autoimmune che l’ha colpita. Come sta adesso?
«Sono in cura e sembra che funzioni. Sto diminuendo il cortisone, che era molto invasivo, e continuo con le iniezioni settimanali e gli antinfiammatori naturali. Il dottore dice che devo avere pazienza, ma non ne ho mai avuti. Sto imparando a farlo anche io.”

Non ha mai menzionato di che malattia si trattasse: è stata una scelta voluta?
«Non gli ho dato un nome perché è tutto ancora da definire, visto che si sta facendo dei tentativi per combatterlo. La mia ha colpito la zona addominale e l’aorta ombelicale, con gli anticorpi che invece di proteggermi attaccano il mio corpo”.

Cosa senti di aver perso rispetto a prima della diagnosi?
“Bellezza. La mia grande forza è sempre stata essere sicura di me stessa”.

La tua autostima è sempre passata solo attraverso la bellezza?
«La forma fisica è sempre stata il mio primo biglietto da visita, come se fosse il mio vestito della domenica, e questo mi ha sempre dato fiducia. Tuttavia, ho avuto la fortuna di incontrare molte persone che non avrei mai incontrato se non avessi avuto la notorietà che ho avuto. Una notorietà che mi ha dato ma che mi ha anche tolto”.

Cosa le ha portato via?
«Quando è caduto il castello di Berlusconi e Lele Mora, automaticamente siamo caduti anche noi che eravamo legati a quel sistema».

Se non fosse caduto dove pensi che sarebbe oggi?
«Io sarei andato avanti e avrei fatto più danni di quelli che ho fatto. Ogni volta che andavo in televisione gli ascolti aumentavano vertiginosamente, ricordo quando Maurizio me li mostrava (Costanzo, ndr), da cui ho imparato tante cose. All’epoca era tutto live, non come oggi che registri un video mille volte finché non ti piace: una volta era semplicemente “la prima volta era bella”.

Perché Costantino Vitagliano ha lavorato in televisione?
«Perché sono sempre stato vero e non mi sono mai nascosto da nulla. L’altro giorno un ragazzo mi ha fermato mentre pranzavo e ha detto che lui e i suoi compagni mi odiavano anche se si vestivano come me, senza contare che facevano le donne che non venivano con me.

Pensi di essere diventato un modello?
«Più che una modella sapevano che quello che facevo funzionava e, di conseguenza, lo facevano anche loro. I tempi, però, sono cambiati, considerando che oggi i ragazzi Uomini e donne non lo guardano più, poiché trascorrono ogni giorno sui social media.

 
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