Londra ha deciso di deportare i migranti irregolari in Ruanda. Criticare l’ONU – .

Londra ha deciso di deportare i migranti irregolari in Ruanda. Criticare l’ONU – .
Descriptive text here

Migranti su un gommone nel Canale della Manica – Ansa

Il primo ministro britannico Rishi Sunak ha ottenuto ciò che voleva. Il provvedimento sulle deportazioni dei migranti irregolari in Ruanda varato dal suo governo ha ottenuto il via libera definitivo dal Parlamento. La svolta è arrivata l’altra sera al termine di una maratona di voti, prima alla Camera dei Comuni e poi alla Camera dei Lord, che ha messo fine ad un dibattito durato 4 mesi. I conservatori si aspettano di vedere il primo volo per Kigali decollare entro luglio. Ma le associazioni per i diritti dei rifugiati promettono di combattere con ricorsi alla Corte europea dei diritti dell’uomo.

Il piano Ruanda è stato lanciato nel 2022 dall’allora governo di Boris Johnson ma non è mai diventato operativo a causa degli aspetti di illegalità certificati dalla Corte Suprema. Il primo ministro Sunak, nel frattempo giunto a Downing Street, è intervenuto riscrivendo il testo. Due sono i principi che lo caratterizzano: il primo vincola il Ruanda a non ricollocare i migranti sbarcati a Kigali, il secondo stabilisce che il Paese governato dal “presidente perenne” Paul Kagame debba essere considerato “sicuro”.

La legge attuativa del nuovo piano è rimbalzata per quattro mesi da una Camera di Westminster all’altra in cerca di consenso. Il “no” dell’opposizione laburista è stato rafforzato dalle tensioni interne al partito diviso tra chi chiedeva una misura più severa e chi ne chiedeva una più ragionevole. Le difficoltà più visibili si sono registrate nella Camera dei Lord (non eletta) che, alla fine, ha dovuto cedere alle pressioni per realizzare la volontà della Camera dei Comuni (eletta). Il via libera definitivo (312 voti favorevoli, 237 contrari) è arrivato poco dopo la mezzanotte. Così è finita nella rassegna stampa mattutina insieme alla notizia delle 5 persone, tra cui una bambina, annegate nel Canale della Manica mentre cercavano di raggiungere le coste del Kent.

Il primo ministro Sunak, che lunedì aveva convocato una conferenza stampa per far sapere che il nuovo piano per il Ruanda doveva passare, “senza se e senza ma”, ha celebrato l’approvazione della legge come “una svolta destinata a cambiare l’equazione globale dell’immigrazione”. Un’affermazione che, secondo gli addetti ai lavori, tradisce l’ambizione di acquisire credibilità sulla scena internazionale come paladino della creatività legislativa contro l’immigrazione irregolare. Un profilo utile anche (anzi, soprattutto) per rafforzare la sua leadership indebolita in vista delle elezioni politiche di fine anno.

Riusciranno i conservatori a vedere la partenza del primo volo per Kigali? Il governo ha già noleggiato aerei charter per i trasferimenti di inizio estate: circa 350 posti. Agli immigrati presenti nell’elenco, solo uomini sopra i 40 anni, arrivati ​​nel Regno Unito dopo il 1° gennaio 2022, verrà dato un preavviso limitato.

Le associazioni si stanno organizzando per aiutarle a presentare ricorsi tempestivi. Tra gli invitati a lasciare l’Isola britannica potrebbero esserci anche degli afgani, arrivati ​​oltre Manica per sfuggire ai talebani, incapaci di dimostrare di aver collaborato con gli alleati di stanza a Kabul tra il 2001 e il 2021.

Un appello ad abbandonare il piano Ruanda è arrivato ieri non solo dall’Alto commissariato Onu per i rifugiati (“Un precedente pericoloso”), ma anche dal Consiglio d’Europa, l’organismo a cui appartiene la Corte europea per i diritti dell’uomo. ‘Uomo (Cedu) che, come due anni fa, potrebbe essere chiamato a esprimere la sua opinione sugli appelli dei migranti. Secondo il commissario Michael O’Flaherty, la legge Sunak solleva “importanti questioni critiche” che riguardano non solo la tutela dei diritti umani dei richiedenti asilo ma lo stesso “stato di diritto” perché, questa è la spiegazione, limita l’indipendenza dei giudici . Sunak è stato chiaro: “Nessun tribunale fermerà le deportazioni”. Rigidità che evoca strappi e passi indietro rispetto alle convenzioni internazionali che la stessa Londra ha contribuito a scrivere. La partita, in sostanza, è ancora aperta.

Intanto nel Canale della Manica si è verificata una nuova tragedia della disperazione: cinque migranti, tra cui un bambino, sono morti in un naufragio mentre cercavano di raggiungere il Regno Unito. Il naufragio è avvenuto vicino alla costa francese, non lontano dalla spiaggia di Wimereux (Pas-de-Calais), secondo quanto ha riferito la polizia, confermando un’indiscrezione diffusa dal quotidiano locale la Voix du Nord.

Tag: Londra ha deciso deportare irregolari migranti Ruanda Criticare

 
For Latest Updates Follow us on Google News
 

NEXT Israele – Hamas in guerra, le notizie di oggi in diretta