Una battaglia fino all’ultimo voto e uno scambio di accuse pesanti. Mancano ormai solo sei mesi alle elezioni presidenziali negli Stati Uniti e un nuovo sondaggio ABC News/Ipsos dipinge un elettorato diviso in due metà: degli oltre 2.200 adulti intervistati, esclusi coloro che hanno dichiarato di non voler votare, il 46% è favorevole Donald Trump, 44% Joe Biden. Intanto i due scaldano i motori e si puntano il dito addosso. L’ex presidente americano Donald Trump ha accusato ancora una volta l’amministrazione dell’attuale inquilino della Casa Bianca di aver sferrato un’offensiva giudiziaria contro di lui in vista delle prossime presidenziali, definendo quella di Biden un’“amministrazione della Gestapo” nel corso di una raccolta fondi elettorale in Florida .
Leggi anche: Covid, “bomba” dal Telegraph: “prove sconcertanti” Usa sullo scoppio del virus
La Casa Bianca ha risposto all’accusa poche ore dopo, accusando l’ex presidente di “ricordare l’orrenda retorica fascista, pranzare con neonazisti e alimentare teorie del complotto sfatate che sono costate la vita a funzionari di polizia” poche ore dopo. . Durante l’evento elettorale di ieri, a cui hanno partecipato influenti membri del Partito repubblicano, Trump ha affermato che l’uso politico della giustizia è «l’unico strumento di cui dispone (l’amministrazione Biden). È l’unico mondo che devono conquistare, e questo li ferisce. Comunque non mi preoccupo”, ha detto il magnate. Il governatore repubblicano del Nord Dakota Doug Burgum, presente all’evento, ha dichiarato alla televisione «CNN» che il riferimento di Trump alla Gestapo è stato un passaggio marginale nel suo discorso, e che «la maggioranza degli americani ritiene che i processi che abbiamo in corso siano politicamente motivati contro di lui.”
