Daniela e Sara Bennati hanno presentato nella Sala della Resistenza il loro libro “Returning Words” – .

Daniela e Sara Bennati hanno presentato nella Sala della Resistenza il loro libro “Returning Words” – .
Daniela e Sara Bennati hanno presentato nella Sala della Resistenza il loro libro “Returning Words” – .

“Parole che restituiscono”, è un libro delle sorelle scrittrici apuane Sara e Daniela Bennati che si sono recate direttamente a Lampedusa per raccogliere sul campo testimonianze, speranze e stati d’animo di chi rischia la vita in lunghi viaggi senza sicurezze per cercare insieme a noi e a quelli di soccorritori e chi dà il primo benvenuto. Le due sorelle si recarono più volte anche a Lampedusa per valutare, parlando un anno dopo con le stesse persone del luogo con le quali erano riuscite a “fraternizzare”, possibili cambiamenti e miglioramenti nei rapporti con i profughi. E nel libro raccontano tutto, un testo da leggere, che lascia spazio a tanti sentimenti. Il libro è pubblicato dalla casa editrice Mimesis sia in versione cartacea che online ed è ordinabile nelle librerie o su internet.

Promosso dall’Associazione Amici di Fratel Gian Piero e dalla Cooperativa Sociale L’Abbraccio, con il contributo di Confimpresa e Confcooperative Toscana Nord e il patrocinio della Provincia di Massa-carrara, sabato scorso presso la Sala della Resistenza del Palazzo Ducale di Massa , ha avuto luogo la presentazione del libro “Returning Words”. Una ricerca autobiografica a Lampedusa” edito da Mimesis. Il testo ha offerto l’occasione per affrontare il tema attuale e delicato dell’accoglienza. Le autrici Daniela e Sara Bennati insieme a Caterina Benelli, collaboratrici della Libera Università dell’Autobiografia di Anghiari, nelle pagine scritte riportano le voci dei lampedusani di cui hanno raccolto le storie a partire dal 2015. Il progetto ideato e condotto secondo la metodologia acquisita ad Anghiari si distingue dall’intervista giornalistica soprattutto per due aspetti: 1) il potenziale trasformativo che può agire sia in chi raccoglie la storia sia in chi la racconta – 2) salvaguardare la fedeltà della storia raccontata dal narratore che la unico e unico proprietario.

Presente insieme agli autori la dottoressa Sabrina Da Prato, che dal 2013 si occupa di immigrazione come direttrice CAS delle province di Lucca e Massacarrara (e la nostra provincia è stata generosa nell’accoglienza) e dal 2023 si occupa anche di minori non accompagnati quale amministratore del CAS MNSA di Carrara. La dottoressa Da Prato ha testimoniato la sua esperienza sul campo spiegando come sono organizzati i diversi centri di accoglienza distribuiti sul territorio della nostra provincia. Infine, ha parlato Enoma Uyi Temple, un ragazzo nigeriano sbarcato a Lampedusa nove anni fa, che con grande emozione ha potuto raccontare non solo il suo lungo viaggio ma anche il suo desiderio, ora che è ben integrato, lavora e ha una casa, di poter avere suo figlio e suo fratello con sé ancora in Africa.

L’intento di questo incontro non è stato quello di approfondire tematiche legate alle migrazioni, ma piuttosto raccontare storie vere di accoglienza mettendo al centro le persone e la loro umanità.

Numerose le domande del pubblico che si è mostrato attento e partecipe. Il pomeriggio si è concluso con un buffet dove storie e parole hanno continuato a intrecciarsi, un segnale chiaro che ha toccato le corde dell’animo e della sensibilità dei presenti. E l’impegno di Sara e Daniela nel raccontare queste storie umane, visti i rapporti che hanno costruito con gli abitanti dell’isola, non si esaurisce con questo libro, ci sarà sicuramente un seguito.

 
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