Benedetta Tobagi, Maurizio De Giovanni, Roberto Saviano, Chiara Valerio, Fabio Volo, Antonio Scurati sono alcuni degli ospiti della prima edizione del festival letterario promosso dal Comune di Lodi, Il Fiume dei Libri, dal 13 al 16 giugno. La direzione artistica è affidata a Cadore 33 di Riccardo Cavallero e Teresa Martini. L’evento nasce con l’obiettivo di trasformare la città, attraversata dal fiume Adda, in una piazza di riferimento culturale che sappia anche sensibilizzare su temi come l’acqua, l’ambiente e la sostenibilità.
“Lodi è un territorio che va valorizzato culturalmente, a partire dall’Adda che lo attraversa. Questa prima edizione è quindi per noi l’occasione per iniziare a seminare in un territorio, sviluppando nel tempo un progetto di ampio respiro con il futuro coinvolgimento delle scuole. Abbiamo pensato ad un programma che saprà soddisfare la richiesta di un pubblico amante di generi molto diversi e che saprà riempire di entusiasmo la piazza antistante il Duomo per l’intero weekend”, dichiara Teresa Martini.
“Sarà una prima edizione che getterà le basi per dare continuità al festival organizzando eventi durante tutto l’anno e – conclude Martini – ricordando sempre che ogni evento culturale diventa occasione per conoscere, esplorare e poi ritornare sui territori che la ospitano e ad unire quindi il piacere di un viaggio a quello di una nuova esperienza culturale sarà per noi questo: un forte legame tra la cultura, Lodi e i territori che vanno da Milano a Piacenza, da Crema a Pavia”.
“Si tratta di un evento di ampio respiro e di qualità che rientra nelle attività con cui l’Amministrazione vuole valorizzare il fiume Adda. Vogliamo aprire la città e renderla attrattiva con un’iniziativa che abbia l’ambizione di espandersi, restare nel tempo e caratterizzare la nostra Lodi”, spiega Tommaso Premoli, consigliere speciale del sindaco per le politiche fluviali e la tutela del paesaggio.
“Il rilancio del tessuto culturale cittadino – prosegue Premoli – va di pari passo con il grande progetto di riportare il fiume al centro della vita della nostra città. La cultura scorre come l’acqua, rendendo fertile tutto ciò che tocca”.
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