Borsa da donna – La voce del popolo – .

Bresciano

29 giu 2024 09:59

“Per una donna ‘tutta la sua vita è dentro una borsa’! Ecco perché spesso sono così pesanti. La differenza tra l’universo maschile e quello femminile nell’uso di questo accessorio oggi sta nel modo di concepirlo: mentre per gli uomini resta, nella maggior parte dei casi, un oggetto da portare con sé; per noi donne rappresenta una parte importante del nostro modo di essere”. Così esordisce l’Onorevole Martina Semenzato, presidente della Commissione parlamentare d’inchiesta sul femminicidio, nonché su ogni forma di violenza di genere, nella sua prefazione al libro “La borsa delle donne”. “Leggere questo libro – scrive la Presidente Semenzato – immergersi nelle storie di queste donne attraverso la penna di un uomo, Adriano Baffelli, apre una visione prospettica diversa dell’universo femminile”. Da parte sua, l’autrice spiega il perché del libro e del titolo: “La borsa delle donne perché coltivavo da tempo l’idea di sviluppare uno studio approfondito sul rapporto tra ogni donna e la sua borsa. L’idea ha navigato a lungo nel mare delle mille distanze e delle infinite prossimità tra l’emisfero femminile e quello maschile, linee rette troppo spesso che si toccano senza comprendersi davvero. La borsa come metafora esteriore di una profonda differenza tra due mondi continuamente attratti e al tempo stesso impegnati a respingersi”. Per Baffelli, la borsa di una donna è soprattutto la metafora della sua proverbiale capacità di intervenire subito per risolvere piccoli e grandi problemi, trovando oggetti adatti al bisogno.

“La borsa da donna. Cultura e rispetto” è un libro che vuole far riflettere, grazie alle testimonianze di personaggi di spicco provenienti da diversi mondi e settori professionali e sociali. Loro sono: Cristiana Girelli e Sofia Goggia, stelle sportive del calcio e dello sci; Martina Caironi, campionessa paralimpica; le giornaliste Camilla Baresani, Cristina Parodi, Nunzia Vallini; le imprenditrici Laura Colnaghi Calissoni, Cristina Fogazzi, Umberta Gnutti Beretta; i presidenti di Ance Bergamo, Vanessa Pesenti, di Confindustria Bergamo, Giovanna Ricuperati, di Confesercenti Lombardia Orientale, Barbara Quaresmini; l’attrice Giulia Manzini, la direttrice bancaria Stefania Perletti; le ricercatrici Ariela Benigni e Silvia Giordani; la professionista con ruoli rilevanti in fondazioni e imprese finanziarie e culturali, Francesca Bazoli; il sindaco di Brescia, Laura Castelletti e l’ex vicesindaco di Bergamo, Nadia Ghisalberti; il giovane ingegnere con rilevante esperienza internazionale, Marzia Bolpagni.

Un libro omaggio all’universo femminile, alle sue conquiste e alle sue difficoltà. “Può darsi che l’insieme di parole che compongono questo libro non servano a salvare una vita – riflette nella sua introduzione Adriano Baffelli, giornalista e scrittore –, a evitare che un’altra donna subisca violenza, morale o fisica. Può darsi che nessuna delle frasi contenute nelle pagine che seguono riesca a scuotere la coscienza dei tanti, troppi, troppi, presunti uomini che considerano la donna un oggetto, una proprietà. Forse. È un rischio che vale la pena correre. Penso che sarebbe peggio guardare dall’altra parte, non fare nulla, non dire nulla”. Anche sulla base di tragici omicidi, tra cui quello efferato di Giulia Cecchettin e in precedenza il feroce delitto di Elena Casanova, operaia dell’Iveco di Brescia, uccisa a colpi di martello a Castegnato, in Franciacorta, a ovest della città, l’autore ha ritenuto opportuno lavorare su un progetto editoriale che covava sotto la cenere da tempo, per offrire agli uomini, soprattutto ai giovani, un’occasione per riflettere sui loro atteggiamenti nei confronti delle ragazze e delle donne. Il progetto, si diceva. In linea e in continuità con l’anno di Bergamo e Brescia Capitali della Cultura, un primo obiettivo è quello di unire alcuni protagonisti della vita sociale, economica, culturale e civile delle due province. Contestualmente alla pubblicazione, l’iniziativa prevede una Charity, una raccolta fondi a favore del Centro Antiviolenza Casa delle Donne CaD di Brescia, per il quale è attivo un apposito conto corrente presso la Bcc di Brescia. Il libro è arricchito dai ritratti dei protagonisti realizzati dal Maestro Renato Missaglia, artista dalla significativa esperienza internazionale, noto per la realizzazione di ritratti: di personalità politiche e artistiche, Capi di Stato e pontefici come Papa Benedetto XVI e Papa Francesco.

Il lancio del progetto, sostenuto da Propaganda3 Società Benefit, e la prevendita del libro – si utilizzerà il crowdfunding anche per renderne possibile la stampa – è stato ospitato dalla galleria d’arte contemporanea Gare82 di Brescia, con interventi, moderati dal giornalista Giusi Legrenzi di RTL 102.5, di Viviana Cassini, presidente del Centro Antiviolenza Casa delle Donne di Brescia; Stefano Fantini, amministratore delegato di Q-Aid, ente di certificazione per l’uguaglianza di genere; Martina Caironi, Barbara Quaresmini, Nunzia Vallini, che hanno parlato con l’autore Adriano Baffelli. Le diverse testimonianze hanno sottolineato come la lotta alla violenza di genere richieda un impegno costante e hanno evidenziato la condivisione della necessità di una nuova narrazione che parta dal ruolo centrale delle donne nella società, riflettendo e utilizzando anche parole nuove. “C’è bisogno del contributo di tutti – ha esortato Baffelli – per evitare nuove tragedie e immense sofferenze”.

 
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