Cosa c’è nella borsa delle donne? Il nuovo libro di Adriano Baffelli – .

Cosa c’è nella borsa di una donna? Adriano Baffelli, giornalista e scrittore, autore del libro «La borsa da donna»Lo fece pensando a un progetto benefico a favore dell’associazione «Casa delle donne»Il risultato è un libro, «La borsa delle donne» appunto, che ha visto l’avvio delle prevendite venerdì, nella galleria d’arte Gare 42: con un crowdfunding che partirà nei prossimi giorni, si raccoglieranno i fondi per la stampa del libro e per ogni copia venduta parte del ricavato sarà devoluto all’associazione che aiuta le donne vittime di violenza.

«Ho scoperto grazie alle donne che ho intervistato – racconta Baffelli – che all’interno delle loro borse ci sono molteplici approcci, tante riflessioni interessanti, impegno, determinazione, sacrifici, difficoltà e sofferenze, ma anche grande capacità di riuscire a raggiungere risultati non solo per se stesse ma anche per la comunità, creando così valore aggiunto”.

Venti donne, bresciane e bergamasche, che si sono distinte, non senza difficoltà, nel loro ambiente lavorativo e nella vita: da Camilla Baresani UN Cristina Fogazzi, from Cristina Parodi to our director Nunzia ValliniNel libro parlano tutti del tema femminile, del loro approccio al mondo del lavoro, degli ostacoli che hanno dovuto superare. E tutti sono stati ritratti dal maestro Renato Missaglia: sarà devoluto alla Casa delle Donne anche il ricavato della vendita di 20 opere dell’artista di fama internazionale: «Sono opere uniche che mi sono impegnata a donare perché credo sia importante che chi ha ottenuto tanto dalla vita aiutare chi ne ha più bisogno», diceva il maestro.

L’associazione e in particolare la sua presidente Viviana Cassini sono grate: «Quando ci hanno fatto questa proposta abbiamo subito accettato – ha detto -, perché parliamo di donne, perché parliamo di donne che hanno avuto successo e che quindi possono dare una messaggio di speranza a chi è in difficoltà: fargli capire che è possibile cambiare vita e riscattarsi. Abbiamo accettato la proposta perché ci aiuterà economicamente a sostenere i progetti e il sostegno che quotidianamente diamo alle nostre donne e anche perché la cultura, in questo caso l’arte, può trasmettere messaggi importanti.”

Il primo obiettivo, quindi, con l’apertura del crowdfunding è raccogliere quante più donazioni possibili: «Ci auguriamo che le persone ci seguano in questo percorso di sostegno alle donne in difficoltà – ha concluso Baffelli -. E spero che sia anche un modo per sensibilizzare sulla violenza di genere: siamo stanchi di leggere ogni giorno di femminicidi, è ora di dire basta”.

 
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