Progetto per la zona Ticosa di Como, i lavori dovrebbero iniziare alla fine del prossimo anno, quindi nel 2025. L’obiettivo è completare i lavori entro l’inizio del 2027. La prima questione da risolvere resta quella di sempre: completare la bonifica infinita. L’amministrazione comunale ha avviato un monitoraggio biennale dell’area che prevede campionamenti e analisi per la verifica delle acque sotterranee. Il primo appuntamento è fissato per il 3 aprile. Le attività dovrebbero concludersi tra marzo e aprile 2025.
Si tratta di una nuova serie di campionamenti e monitoraggi sulla falda acquifera sottostante i terreni dell’area abbandonata, da tempo sotto osservazione per comprendere la quantità e la provenienza degli inquinanti già rilevati negli ultimi anni.
Arpa e Provincia di Como hanno chiesto all’amministrazione comunale il calendario aggiornato con l’obiettivo di avviare le analisi delle acque sotterranee. Le attività sono ormai programmate fino a marzo 2025, come si legge dagli atti comunali, quando si prevede di concludere gli interventi relativi alle analisi e ai campionamenti delle acque nell’area ex Ticosa.
Come annunciato nei mesi scorsi, l’avvio del piano di riqualificazione dell’intera area – che prevede per il progetto di recupero un partenariato pubblico-privato tra l’amministrazione comunale e la multiutility ACinque – è la bonifica dell’ormai noto “cella 3”, l’area posta alle spalle del palazzo Santarella. Solo per rimuovere il materiale contaminato rinvenuto nell’area di 5.400 metri quadrati servirebbero 8 milioni di euro, su un investimento complessivo di 27 milioni per la riqualificazione dell’intera area abbandonata, escluso l’edificio Santarella che non rientra nel progetto.
Nel corso degli anni i costi sono ovviamente aumentati. Tre anni fa la gara per la bonifica della “cella 3” fissò la base di partenza a 4 milioni. Ora – secondo il nuovo progetto – è il doppio.
